30 Giugno 1934, va in scena la Notte dei lunghi coltelli, inizio del regno del terrore in Germania

Questa missione fu denominata così perché doveva richiamare in un certo senso la notte di San Bartolomeo, altro eccidio perpetrato nel lontano 1572 a Parigi dalla fazione cattolica nei confronti degli ugonotti. In un certo senso la Notte dei lunghi coltelli (Nacht der langen Messer) richiama fortemente quella strage, infatti nella notte tra il 29 e il 30 Giugno 1934, il raich e i suoi collaboratori diedero l’ordine di trucidare i capi delle SA (squadre d’assalto) e gli oppositori interni del partito del Fuhrer, anche se in molti ritengono che i veri artefici del piano furono i suoi luogotenenti Hermann Goring e Heinrich Himmler che, convinsero Hitler che il capo delle SA stesse tramando un colpo di stato nei suoi confronti. I due in questo modo poterono sbarazzarsi di molti nemici personali, tanto che si premurarono di compilare una lista dettagliata di tutte le persone da eliminare. Tra queste anche Ernst Rohm, uno degli uomini politici e militari che era stato molto vicino a Hitler. A perdere la vita furono circa 200 persone (alcuni storici portano il numero ad oltre 1.000) e 1.000 furono arrestate. Le SS fecero irruzione in un albergo di Bad Wiessee, in Baviera, dove era in corso un raduno delle S. A. convocato da Hitler stesso, insomma una trappola in piena regola. A Röhm venne offerta la possibilità di suicidarsi, ma rifiutata tale possibilità, venne ucciso da Theodor Eicke, suo vecchio amico, nominato comandante del campo di concentramento di Dachau, e delle Wacheinheiten (le future SS-Totenkopfverbände).

Il 3 luglio, il governo del Reich approvò la Legge sulle misure di autodifesa dello stato, consistente di un singolo articolo che dichiarava semplicemente che “le misure prese  erano una legale difesa dello stato”. Questa notte sancisce l’inizio dell’epoca repressiva, infatti si giustificò il tutto con una presunta omosessualità di Rohm, che invece perse la vita perché aveva preso troppo potere ed era diventato una minaccia per Hitler, da qui il  Fuhrer assunse il controllo totale delle forze armate e poté così dare il via ufficiale ai suoi piani, che vedranno come scenario l’Europa intera prima, il Mondo in seguito.

Domenico Corsetti