61 anni fa il mondo scopriva Johnny Dorelli e Domenico Modugno: “Nel blu dipinto di Blu” conquista Sanremo

Erano gli anni del boom economico in Italia, gli anni in cui, dopo la seconda guerra mondiale, il paese sembrava avviarsi a un futuro più roseo. Erano anche gli anni migliori per il Festival di Sanremo, evento capace di calamitare su di sé l’attenzione di tutta la nazione. È nell’edizione del 1958 che Johnny Dorelli e Domenico Modugno presentano il loro brano:” Nel blu dipinto di blu”, più comunemente conosciuto come Volare”.

Ovviamente, il 1 febbraio, nella finale si aggiudicarono la vittoria che, fu solo il preludio dell’enorme successo che quel brano ottenne a livello planetario, tanto che ancora oggi è in assoluto il brano più conosciuto della musica del Belpaese. Nello stesso anno il brano ha partecipato anche all’Eurovision Song Contest classificandosi al terzo posto.

Vediamo quindi insieme di scoprire alcuni aneddoti su questa magnifico motivo. La vittoria del Festival della canzone italiana fece comprendere alla casa discografica il potenziale di questo componimento, decise quindi di abbinarlo nel lancio con altre quattro canzoni: Nisciuno po’ sapé, Strada ‘nfosa, Vecchio Frac e Lazzarella, E di inserirla in ben due 33 giri, “La strada dei successi” e “Nel blu dipinto di Blu” di Domenico Modugno. Negli Stati Uniti è arrivata al primo posto nella classifica di vendite, rimanendo in quella posizione per ben 5 settimane, un’enormità per una canzone straniera nel mercato americano. Nel mondo ha venduto più di 22 milioni di copie.

I riconoscimenti più importanti oltre il Primo posto a Sanremo e il terzo all’Eurovision, sono due Grammy Adwards: “ Song of the year”(canzone dell’anno) e “Record of the year” (record dell’anno). È stata utilizzata anche come colonna sonora per due film, il primo di David Bowie nel 1986 “Absolute Beginners”, il secondo “Benvenuti al Nord”, anche se in versione “Cover” elaborata da Emma Marrone. “Volare” è un emblema dell’Italia, cantata in tutto il Mondo, segno distintivo del nostro Paese, ancora a cui aggrapparsi per gli emigrati italiani sparsi nel mondo. Sono passati sessantuno anni da quel 1 febbraio ma è come se il tempo si fosse cristallizzato, quando le note del componimento iniziano a risuonare non conta l’età, che siano anziani, adulti o bambini tutti iniziano a cantare alzando la voce al caratteristico: “Vooooolare! Oooh oh!