Anche Roma avrà il suo Bee Hotel, alloggio per le api solitarie. Ecco tutti i dettagli

Anche a Roma è giunto il momento di sperimentare i BeeHotel che, con semplicità, vengono definiti gli hotel, gli alberghi per le api “solitarie”, cioè le api che a differenza di quelle domestiche, non socializzano con le altre della loro specie, ma sono comunque fondamentali per l’impollinazione delle piante. I BeeHotel stanno arrivando nell’Oasi Lipu di Castel di Guido, con l’obiettivo di istallarli anche sui balconi, nei giardini e nelle scuole di tutta la capitale. Il progetto dell’associazione Buono, fa parte  dei programmi di Eureka! Roma 2018, promosso dall’assessore alla crescita culturale di Roma.

Lo scopo di questi alberghi è chiaro, sfruttare  al meglio la natura, questi insetti avranno quindi un rifugio per poi procedere con l’impollinazione di piante  e fiori, che è uno dei processi fondamentali per la nostra natura, in un certo senso sono le “guardiane” del nostro verde pubblico, inoltre queste api solitarie sono in maggioranza rispetto alle altre della loro specie (si calcola che vi siano 20 mila tipi di ape). Il loro veleno è decisamente più basso rispetto agli altri insetti che vivono in comunità, per questo questi alveari-alberghi sono compatibili con la vita quotidiana di noi umani, anzi installandone uno nei pressi della nostra abitazione, si abbasserebbe anche la possibilità che vengano a crearsi alveari o nidi di specie più aggressive.

I BeeHotel sono strutture esagonali in legno, al cui interno vengono predisposte cannucce di carta, ciocchetti e laniccia, tutti materiali che le api stesse poi plasmano per costruirsi il loro rifugio, in cui deporre le uova e far crescere le larve, in un certo senso noi gli forniamo i materiali di costruzione, al resto pensano loro. Una lodevole iniziativa, che dovrebbe essere estesa anche ad altre città del “Belpaese”, un progetto che ha bassi costi, ma che migliora sensibilmente le condizioni ambientali del nostro agglomerato urbano, in cui il verde alle volte scarseggia, o dove è presente risulta “malato” proprio per la mancanza di un’adeguata impollinazione.

Domenico Corsetti