#NBAFinals: Curry, mani sul titolo di MVP. LeBron si arrende. Golden State batte Cleveland 122-103

I ragazzi di Steve Kerr non deludono le aspettative e dopo una gara-1 giocata male dimostrano di essere squadra con pochi punti deboli.

L’inserimento in quintetto di un rim protector come Javal Mcgee al posto di Looney si rivela una scelta azzeccata ed è proprio Mcgee a firmare i primi 4 punti nell’area deserta di Cleveland. C’era molta curiosità su come i Cavs avrebbero reagito alla sconfitta in gara-1 e l’approccio alla partita dimostra come alcuni giocatori abbiano completamente staccato la spina, soprattutto J.R Smith: finirà con 5 punti, tirando 2/9 da due nel mentre il pubblico californiani lo sbeffeggia al grido di “MVP! MVP!”. Nel nulla offensivo dei Cavs tocca sempre a Lebron inventare qualcosa e, anche grazie ad un Kevin Love finalmente in crescita (22 punti e 10 rimbalzi), la partita rimane in equilibrio fino al quarto quarto, dove arriva la solita fiammata di Golden State. I big three combinano per 80 punti totali ma è Curry a trascinare la squadra segnandone 33 con 9 triple (nuovo record nelle Finals,  superato quello di Ray Allen siglato nel 2010) rispondendo così alle provocazioni di Kendrick Perkins arrivate alla fine del terzo quarto. Quando Curry si accende, si accende anche tutta Golden State. Il contributo sempre prezioso dalla panchina di Shaun Livingston (10 punti in 15 minuti) e di David West (tripla dall’angolo che ha dato il via al parziale Warriors) aumenta il divario tra le due squadre soprattutto se messo a confronto con la panchina ospite (Jeff Green, Larry Nance, Kyle Korver e Jordan Clarkson hanno segnato un totale di 11 punti, solo uno in più di Livingston). La partita sostanzialmente finisce quando Curry segna un canestro impossibile allo scadere dei 24 secondi che porta Golden State sul +14 a 8 minuti dalla fine del quarto parziale, dando il la al garbage time. I Warriors finiscono la partita con percentuali eccellenti – 57.3% dal campo e 41.7% da tre – e, quando si prendono cura del pallone (solo 12 palle perse a fronte di 28 assist), diventa semplicemente impossibile tenere il passo dei campioni in carica sul loro campo di casa. La serie ora si sposta a Cleveland dove Lebron e compagni sanno di giocarsi tutto in gara 3: trovarsi sotto 3 a 0 sarebbe un duro colpo. Coach Lue dovrà essere in grado di preparare qualcosa di nuovo tenendo in considerazione la salute di Lebron che, dopo il colpo subito da Green in gara-1, ha un occhio malconcio e alcuni problemi di vista. Durante la conferenza stampa ha rassicurato tutti dicendo che ci sono dei miglioramenti ma è sembrato un Lebron molto meno dominante che ha comunque concluso la serata con 29 punti ,13 assist  che gli sono valsi il superamento di  Kareem Abdul-Jabbar nella classifica all time, diventandoo il 2° miglior marcatore della storia delle Finals.

Appuntamento dunque a mercoledì notte per il terzo atto della sfida tra Golden State Warrios e Cleveland Cavaliers.

 

Lorenzo Milella

 

 

BOX SCORE

Golden State: Curry 33 (2/9 da due, 9/17 da tre, 2/2 tAL), Durant 26, Thompson 20. Rimbalzi: Durant 9. Assist: Curry 8.
Cleveland: James 29 (8/16, 2/4, 7/9 tl), Love 22, Hill 15. Rimbalzi: Love 10. Assist: James 13.