Saint Patrick Day: Inna Cantina Sound/Beer Brodaz – Live Report dall’Orion di Roma

Questo sabato 16 marzo per la festa di San Patrizio, il santo preferito da tutti, l’Orion di Ciampino ha voluto omaggiare il patrono irlandese in un modo tutto suo: una serata in cui leprecauni e rastaman trovano un punto d’incontro nella imprescindibile birra e si lasciano andare al craig, parola in gaelico intraducibile in italiano che sta a indicare il “divertirsi in compagnia di buoni amici”. Termine che non trova traduzione ma che descrive perfettamente l’atmosfera generale. Ma andiamo per ordine.

Alle 22 si aprono i cancelli dell’Orion Live Club, sala da concerti di Ciampino famosa per aver ospitato musicisti di fama nazionale e internazionale. Ad accogliere gli astanti il DJ set di Astarbene.com, portale romano dedicato alla cultura e alla musica reggae, che fa vibrare a ritmo di dancehall l’anfiteatro illuminato di verde, come tradizione irish vuole, e decorato da tre schermi con leprecauni, birre e trifogli.

Il chioschetto del birrificio romano Rebel’s sta già spillando la sua birra, con grande gioia di alcuni ragazzi vestiti come lo gnomo del folklore irlandese, con barba, cilindro e tutto il resto. E’ presente anche un banchetto della LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, che distribuisce materiale informativo e spiega agli interessati l’importanza della prevenzione e dei controlli medici. Una bella inizitiva in accordo con le band notoriamente impegnate politicamente e nel sociale.

La hall balla e si diverte, e il DJ set si prende ancora un po’ di tempo.
Sono quasi le 23 e il DJ manda l’ultimo pezzo annunciando finalmente gli Inna Cantina Sound, la band romana che nell’ultimo decennio si è ritagliata la sua bella fanbase nell’ambiente reggae/raggamuffin grazie ai loro due album e alla produzione firmata La Grande Onda, label indipendente del rapper romano Piotta.

Gli Inna Cantina portano più di un’ora di musica ma saltano in reggae time come se dovessero suonare per pochi minuti: non si risparmiano nulla, e nel giro di due brani band e fan cominciano a saltare “in levare” come un sol uomo.

Inna cantina e beer brodaz_san patrizio_orion


Lo scrosciare di mani battute e urla che segue rende chiaro che ben pochi sono lì per caso, così come ben pochi non conoscono a memoria tutte le canzoni, una scaletta piuttosto intensa che ripercorre un po’ tutta la loro discografia tra brani storici e ultime uscite. Tra tutte, “Fuori c’è il sole” è il loro manifesto di intenti, la loro voglia di positività e ottimismo: è vero che a volte, metaforicamente, può piovere per settimane ma non preoccuparti, presto tornerà il sole. L’ultimo pezzo viene salutato con un’ovazione calorosissima e con cori scanzonati che chiedono un bis.

Inna cantina e beer brodaz_san patrizio_orion



Pochi minuti per riprendere fiato e torna il DJ Set di Astarbene a far ballare tutti, però stavolta con un po’ più di calma in preparazione per la band successiva.

I Beer Brodaz salgono sul palco con tutt’altra attitudine. Tanto per cominciare sembra abbiano preso molto seriamente i festeggiamenti, e tra un sound check leggermente rumoroso e le gag con il pubblico si capisce subito il loro piglio più punk.

Inna cantina e beer brodaz_san patrizio_orion


La band indipendente nata a Roma nel 2003 ha all’attivo 7 album che li rendono di definizione difficile. C’è chi li definisce indie-rock, ma il loro sound spazia tra il rock, il punk e contaminazioni reggae/ska, con una seconda chitarra che alla bisogna diventa un sax dai riff jamaicani.
I Beer Brodaz mettono tutto ciò nella loro scaletta, in una montagna russa che sale e scende continuamente dal punk allo ska.


Con loro si comincia a pogare, e la partecipazione è tanta, basti pensare che il quarto brano in scaletta, “Stasera”, viene cantato soltanto dal pubblico mentre i musicisti si limitano a suonare.La situazione degenera presto con i leprecauni che si lanciano dal palco facendo stage diving, in un quadretto assurdamente divertente.



“Delinquenti prestati al mondo della palla ovale”, brano diventato famoso nel mondo del rugby, anche presso la nazionale italiana, segna il punto di non ritorno della festa. Inizia con un “PO PO PO” da stadio alla Seven Nation Army che fa tremare l’Orion nel vero senso della parola. Da questo momento in poi sotto i riflettori assieme ai musicisti ci sono anche i fan più intrepidi, quelli che si sono arrampicati sul palco per cantare a squarciagola insieme a loro.

I Beer Brodaz si congedano ringraziando gli Inna Cantina, con i quali dicono di ripetere l’esperienza, l’organizzazione dell’Orion, la LILT e Radio Sonica 90.7 fm, media partner della serata che ha trasmesso live tutto l’evento, e alzano un coro generale al chiosco del birrificio Rebel’s per farsi offrire altre birre.

Inna cantina e beer brodaz_san patrizio_orion


Si sono fatte ormai le 3 di notte ma quando si festeggia o lo si fa per bene o non lo si fa affatto. La festa prosegue fino all’alba. Torna sul palco il DJ di Astarbene, stavolta accompagnato dal beatboxer romano Eddy Harper, un artista notevole che sa unire il beatboxing all’esecuzione di brani con l’armonica improvvisando basi molto particolari e coinvolgenti.

Probabilmente la maggior parte dei presenti non conosceva la parola gaelica craig, ma la festa di S. Patrizio dell’Orion è riuscita sicuramente a darne un’ottima definizione.

Foto: Laura Aurizzi
Live report: Andrea Corsa



Scaletta:

Inna Cantina Sound

1 Here we are
2 Il ballo del cantinaro
3 Il maresciallo sciallo
4 Police
5 In the garden
6 Canzone nuova
7 Non svegliarmi
8 Mario
9 Mare³
10 Fuori c’è il sole
11 Io sono un maya
12 La fumo
13 Suona bombe
14 Su le gambe


Beer Brodaz

1 In quei giorni lì
2 La mente divagare
3 Io non ballo
4 Stasera
5 Peter pan
6 Milano
7 Muhammed Kareem Abdul
8 Serenata losca
9 Luce punk (cover Elisa)
10 La notte delle streghe
11 Dimmi come
12 Vescica loca
13 Delinquenti prestati al mondo della palla ovale
14 Rutta libre
15 Sai
16 Non dire addio
17 Mille brindisi
18 Unesco