Jason Momoa conquista tutti: il suo Aquaman rilancia le ambizioni della Dc Comics. La nostra recensione

Il DC Comics negli ultimi anni ha dato l’impressione di essere in estremo ritardo rispetto all’MCU, suo diretto concorrente. Forse è per questo motivo che la stragrande maggioranza delle persone era scettica verso il nuovo prodotto della Warner Bross, il quale veniva additato come l’eroe “il più sfigato dell’universo DC”. Ma la risposta è sotto gli occhi di tutti: James Wan ha fatto centro. Aquaman a livello planetario ha già raggiunto i 940 mln di dollari di incasso e si appresta a superare il miliardo. E’, fin’ora, il film del DC Universe più visto, prossimo a scalzare anche la trilogia gotica del Batman di Nolan.

Insomma, l’uomo pesce si prende la sua rivincita nei confronti dei colleghi più blasonati. La Warner Bross dovrà riflettere molto su questi dati. E’ ormai evidente, dopo lo scarso successo di Batman Vs Superman e soprattutto dopo il flop di Justice League, che la visione dark di Snyder non è apprezzata, a differenza di lavori come Wonder Woman e Aquaman. Jason Momoa, da molti non ritenuto all’altezza di questo ruolo, dimostra che, invece, è stata la scelta azzeccata, essendo un eroe più simile ad un antieroe su cui Wan ha plasmato il personaggio di Arthur Curry.

Il protagonista ha una grande forza ”magnetica”, sa stare al centro della scena, grazie anche alle sue imperfezioni, insicurezze e paure che, fanno da contraltare alla sua forza, alla sua determinazione alla sua simpatia e si, diciamolo chiaramente anche alla sua “rozzezza”. Ma è tutto il cast a rendere questo film un buon prodottoNicole Kidman alla soglia dei cinquant’anni ha stupito tutti nel vederla coinvolta per la prima volta nella sua carriera in scene di combattimento e questo e il suo carisma da attrice di altissimo livello la rendono una Regina Atlanna perfetta. Soffre invece Amber Heard: la sua bellezza è innegabile, interpreta bene il ruolo della principessa Mera ma soffre decisamente l’accostamento naturale con la Kidman. Probabilmente nel sequel riuscirà a sopperire anche a questo.

Willem Defoe nei panni di Vulko invece è stato troppo limitato, la sua bravura è innegabile, ma oltre il ruolo di maestro di Arthur nel film il suo personaggio è praticamente “trasparente”. Il valore aggiunto è invece Patrick Wilson nei panni di Re Orm, un’interpretazione magistrale, in alcuni tratti del film viene voglia di parteggiare per lui, il legittimo erede al trono di Atlantide, il figlio di sangue puro della Regina Atlanna, con un carattere complesso, con il suo odio verso la superficie e il suo fratello mezzosangue, colpevoli della morte della madre. Ma soprattutto un Villain umano, non in CGI, un Villain con un carattere.

Gli effetti digitali di grande spessore – del resto era impensabile non fosse così in un film ambientato in gran parte nell’oceano, hanno però dei punti morti, non sempre sono di alta qualità. Nello scontro fra Orm e Aquaman, ad esempio, si nota benissimo che i due attori sono ricreati in CGI e questo è un vero peccato. La colonna sonora è invece il tasto dolente, “Africa” dei Toto remixata da Pittbull è schizofrenica, viene salvata solo dalla maestria di Wan che va ad abbinarla alle scene di animazione più caotiche.

La storia non è complessa, un regista navigato ha capito che per un film del genere con notevoli difficoltà nel ricreare l’ambientazione era importante non aggiungere ulteriori complessità. I personaggi vengono caratterizzati benissimo, tutti loro ad eccezione solo di Vulko, hanno il loro spazio, i dialoghi sono piacevoli e scorrevoli, anche se in alcuni casi la DC ricade nel solito errore, dare per scontato che lo spettatore conosca tutte le sfaccettature dei vari personaggi.

La vera chicca è stato introdurre oltre il villain principale anche Black Manta che, probabilmente sarà il villain principale del sequel. Finalmente si riesce a vedere una coerenza in un progetto della Warner. Un film che ovviamente non raggiunge la perfezione, ma un film sui cui finalmente ripartire e valorizzare i magnifici personaggi che l’Universo DC ha.

Domenico Corsetti