#Calciomercato Time: Bonucci riabbraccia la Juve, Higuain e Caldara primi tasselli del nuovo Milan

Una settimana fa parlammo proprio di come questo maxi scambio fosse tutto tranne che fantamercato e, infatti, nella tarda serata di ieri sono arrivate le ufficialità di questo movimento sull’asse Torino – Milano che ha (ri)portato Bonucci alla Juventus in uno scambio alla pari col giovane prospetto Caldara cui si aggiunge il vero colpo in entrata del mercato rossonero, rappresentato da Gonzalo Higuain che vestirà rossonero con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto. Tutti contenti, contabili compresi che vedono scongiurarsi minusvalenze, generarsi effetti economico positivi e non intaccare delicati equilibri economici.

Dopo un anno, quindi, Bonucci torna a Torino. La sua breve e tutt’altro che positiva esperienza milanista può dirsi quindi poco più che un peccato d’orgoglio, vista la sua ferma volontà di vestire nuovamente i colori della Vecchia Signora anche se, va detto, sarà tutta da dimostrare la sua capacità di ricreare quella chimica perfetta che è stata inevitabilmente e palesemente scombussolata l’estate scorsa, nello spogliatoio quanto con la tifoseria. Dal punto di vista strettamente economico la Juventus non poteva fare affare migliore vista la plusvalenza di circa 20 milioni generata con lo scambio alla pari con Caldara valutato 35 milioni; un giovane di grandissima prospettiva, fortemente voluto dalla Juventus che però può essere considerato un sacrificio logico vista la volontà di creare un “instant team” per partire alla conquista della tanto agognata Champions League. Ritorno in punta di piedi per Leo? Fino ad un certo punto. Sarà infatti sua l’affezionata numero 19 con Perin “costretto” a cambiare cifra e saranno 5 gli anni di contratto che lo legheranno alla Juventus per la quale si è però ridotto l’ingaggio da circa 8 a poco più di 5 milioni netti a stagione.

Il Milan, dal canto suo, costituisce con Caldara la presumibile coppia di centrali titolari del prossimo futuro della Nazionale, avendo già in dote Romagnoli, non rinunciando così alla volontà di creare uno zoccolo duro italiano completato da Donnarumma, Conti e Bonaventura. Senza offesa per l’ex atalantino, tuttavia, il vero colpo di Leonardo è stato quello rappresentato dall’arrivo del “Pipita” Higuain a Milanello, un campionissimo che si inserisce a pieno titolo nella rassegna dei grandi centravanti della storia del Milan e che rimette al centro dell’attacco rossonero quel top player che mancava dall’addio di Ibrahimovic. Il capolavoro della nuova dirigenza Elliott è stato anche finanziario visto che la formula, pur consentendo alla Juventus di liberarsi di un ingaggio pesante senza nemmeno un euro di minusvalenza, permette alle casse milaniste di rispettare i vincoli accordati con la UEFA: il nuovo n°9 arriva infatti in prestito oneroso pari a 18 milioni con diritto di riscatto fissato a 36 pagabili in due esercizi; di fatto un pagamento triennale del cartellino del goleador argentino che sarà per Gattuso quell’attaccante da 30 gol stagionali che è tremendamente mancato lo scorso anno che, inoltre, si vedrà riconosciuto uno stipendio base di 8,5 milioni netti a stagione, uno in più di quanto percepiva dalla Juventus. Contenti tutti insomma.

 

Antonio Rico