#F1Report: le pagelle del Gran Premio d’Australia

Falsa partenza per la Ferrari che delude le aspettative non riuscendo mai a contendere il dominio Mercedes. Bottas impressiona con una prova da dominatore assoluto con Hamilton costretto ad accontentarsi della piazza d’onore. Bene Verstappen che chiude sul podio davanti a Vettel e Leclerc. Magnussen e Hulkemberg si confermano “primi tra gli umani” mentre Giovinazzi fa flop.

BOTTAS: 10 e lode. Impossibile fare meglio di così. Al via brucia il compagno di squadra cinque volte campione del Mondo con uno scatto da velocista ma la magia la fa nel ritmo gara, semplicemente inavvicinabile per chiunque per costanza e velocità pura, la stessa che gli vale il punto extra consegnato quest’anno al pilota autore del giro veloce in gara. Ha chiuso la stagione scarico, ora, però, è parso carico a pallettoni. Una rondine non fa primavera, siamo d’accordo, ma questa performance può spaventare anche Re Lewis.

VERSTAPPEN: 9. Tira fuori dal suo pacchetto ogni singolo millesimo a disposizione e termina sul podio cogliendo l’obiettivo massimo di questo debutto stagionale. Il binomio con Honda inizia col piede giusto, dando all’alfiere olandese quel margine che gli ha consentito a tratti di insidiare perfino Hamilton. Il sorpasso su Vettel è un capolavoro dei suoi e rappresenta il manifesto di un talento rarissimo.

MAGNUSSEN: 8. Sin dall’ultimo scampolo della scorsa stagione il danese ha dimostrato una consistenza importante che valorizza al massimo il potenziale di una Haas da considerare ormai piacevole certezza del Circus. Chiude primo degli umani, una vittoria virtuale ma comunque di indubbio valore. Fa il massimo possibile senza sbavature, si merita una bella pacca sulla spalla.

HULKENBERG: 7. Pressoché fatica sprecata quella di cercare in giro un pilota che, senza aver mai addosso le luci della ribalta, si dimostri consistente come lui. Per l’ennesima volta porta a casa del buonissimo pane e ribadisce che la gara è decisamente il suo habitat naturale.

HAMILTON: 6,5. In qualifica aveva lasciato tutti a bocca aperta ma, si sa, Melbourne è avara di soddisfazioni per l’iridato in carica. Lo spunto al via è buono ma la progressione del compagno di squadra non gli lascia scampo ed il ritmo che impone è insostenibile anche per lui. L’undercut non solo non lo salva ma lo fa diventare preda di Verstappen che, però, non arriva mai a portata di graffio. Bene ma non benissimo.

LECLERC: 6. Parte male, troppo aggressivo e finisce sull’erba per evitare lo strike col compagno di squadra, lasciandosi sfilare da Verstappen. Nel primo stint fatica a trovare ritmo; viene fuori nel finale e ne avrebbe per sorpassare Vettel, salvo team order che lo tiene a bada. Sprazzi di un gran pilota.

VETTEL: 5. Mai in partita. Certamente qualcosa è andato storto ed il team radio col quale chiede lumi al muretto sull’inspiegabile lentezza della SF90 ne è la riprova. Non è riuscito nemmeno mettere a segno una stoccata in una gara corsa totalmente in difesa. La sosta anticipata lo ha estromesso dai giochi definitivamente, esponendolo alle sortite di Verstappen che riesce poi ad infilarlo col sorpasso che vale il terzo gradino del podio.

GIOVINAZZI: 4. Weekend da archiviare senza nulla da salvare per l’italiano. Bastonato dal compagno di squadra in qualifica, in gara è apparso nel balordone più totale, più intento a guardare negli specchietti che davanti a sé. Da mettere a referto anche alcuni cambi di direzione difensivi piuttosto pericolosi.