Il ciclismo piange la scomparsa del “Leone delle Fiandre”
Ciò che rimane per tutti coloro, che come me, non hanno avuto la possibilità di vivere la storia sportiva di Fiorenzo Magni, é quell’istantanea sbiadita che ritrae l’immane sforzo dell’atleta lungo una polverosa strada in salita, mentre stringe tra i denti una camera d’aria legata al manubrio. Momenti di grande sofferenza con una clavicola e l’omero fratturati, spalle basse sul …