7 febbraio 1812, nasce Charles Dickens, “l’uomo che inventò il Natale”

Charles Dickens nasce il 7 febbraio del 1812 a Portsea, vicino a Portsmouth, centro portuale nel sud dell’Inghilterra. Sarà il più grande romanziere inglese dell’Ottocento e uno dei più popolari della letteratura mondiale. Era uno scrittore capace di percepire e di descrivere i più vari aspetti della personalità umana, e questa abilità, abbinata alla sua naturale capacità creativa e alla sua vena comica, che esprimeva con battute ironiche e caricature, lo portano a essere forse unico nel suo panorama. La sua creatività, però, non andava a discapito del realismo delle sue descrizioni della vita dell’Inghilterra vittoriana.

Per comprendere questa sua capacità rara, forse basta volgere lo sguardo al racconto della sua vita. La sua infanzia e adolescenza furono segnate dall’indigenza economica. Suo padre, impiegato nella marina, aveva il vizio del gioco, che lo portò nel 1824 alla prigionia. Qui iniziò il dramma di Charles: a soli nove anni fu costretto a lavorare in una fabbrica di lucido da scarpe. Una volta che le sue condizioni economiche migliorarono, tuttavia, non rinunciò agli studi, e a quindici anni trovò lavoro presso un avvocato, poi come stenografo in tribunale. La svolta per lui ha una data: 1834. Divenne cronista parlamentare presso il giornale liberale Morning Chronicle e nel 1836 pubblicò alcuni sui racconti, intitolati Sketches by Boz, che ebbero un enorme successo, talmente grande che gli fu offerto di scrivere delle storie. Nacque così il suo primo capolavoro, Il circolo Pickwick, che arrivò a toccare la soglia delle 40mila copie vendute, risultato che portò a Dickens l’agiatezza economica e la possibilità di dare il via alla stesura di altri capolavori.

Ve ne consigliamo 7:

  • Il Circolo Pickwick
  • Le avventure di Oliver Twist
  • David Copperfield
  • Canto di Natale
  • Una storia tra due città
  • Tempi difficili
  • Grandi speranze

Non possiamo però non fare, parlando di lui, un accenno alla sua opera più grande ovvero Canto di Natale. Questo libro continua ad avere un immutato fascino. Non c’è Natale senza il suo “Canto”, senza Ebenezer Scrooge, senza Tiny Tim e suo padre Bob e il pudding della signora Cratchit. Questo libro dà l’idea di chi fosse Charles Dickens, della sua capacità di rendere reale un racconto, di far immedesimare le persone in esso. Leggendo Canto di Natale, chiudiamo gli occhi e riusciamo quasi a percepire l’odore di un dolce natalizio, o quello acre del carbone nei caminetti, oppure a sentire i canti dei cori lungo le strade. Per questo, oggi Dickens viene definito “l’uomo che inventò il Natale”: è questo il titolo di un lungometraggio che racconta la storia della stesura di “Canto di Natale”. Il film è tratto dal romanzo omonimo dello scrittore e storico Les Standiford, The Man Who Invented Christmas. Una storia umana, che ci fa vedere la grandezza e le difficoltà affrontate da Dickens nella stesura di quello che forse è il suo libro più famoso. Un film da non perdere!

Auguri, Charles Dickens!