A tu per tu con Sephora Ferrillo: Amici è stata una crescita sotto tutti i punti di vista. Nel futuro? Vorrei studiare in America

Trend&Moda ha incontrato Sephora Ferrillo, ballerina della squadra blu dell’ultima edizione di Amici Di Maria De FilippiSephora, giovanissima, vive in provincia di Udine con il padre, la madre e la sorella. Si definisce solare, determinata, schietta, obiettiva e testarda. Ricorda come il periodo più bello della sua vita quando il direttore della Junior Dance Company di Amsterdam le ha offerto uno stage di due settimane. Sogna di diventare una ballerina professionista e di avere una propria compagnia con cui fare degli spettacoli in giro per il mondo. E proprio in quest’intervista potrete leggere tutte le sue emozioni e i ricordi dell’esperienza di Amici, terminata alla terza puntata del serale.

Ciao Sephora, benvenuta su Trend&Moda. Come e quando nasce la tua passione per la danza?

La mia passione per la danza nasce quando ero piccola piccola, avevo 4- 5 anni e io ballavo in giro per casa, saltando da una parte all’altra. Allora mia madre guardandomi decise di portarmi a danza, nella mia prima scuola di danza, e da lì mi si è aperto un mondo perché vedevo tutte le ragazze più grandi che ballavano sulle punte o facevano dei pezzi di moderno. Da quel momento ho iniziato a studiare danza, poi a 11 anni ho iniziato a fare moderno e da lì ho capito che quella era la mia strada.

Cosa ti ha spinto a partecipare ad Amici?

Amici è un programma che io guardavo anche quando ero più piccola ed era il mio più grande sogno partecipare. Seguendolo, appunto, sapevo e so che è un programma che ti permette di fare tante cose, ti apre tante porte, ti prepara al mondo del lavoro e poi, come ho sempre detto, ti prepara personalmente. Nella scuola apprendi tanto, non solo artisticamente, ma anche a livello personale, maturi molto. Ho sempre detto che se passi anche solo due mesi all’interno del programma maturi come se fossero due anni della tua vita. È tutto amplificato, una crescita sotto tutti i punti di vista.

 

Il tuo percorso nella scuola è iniziato a programma già inoltrato. Hai mai avuto qualche paura riguardo questo?

In realtà no, non ho avuto alcun timore perché conoscevo le mie capacità, sapevo di cosa ero capace e sapevo bene che ce l’avrei potuta fare. In più sapevo che sarei riuscita a recuperare tutto quello che i ragazzi avevano fatto nell’arco di tre quattro mesi. Non sarebbe stato un problema anche perché penso che la prima cosa che un ballerino debba avere sia proprio la testa, e siccome quella penso sia uno dei mie punti di forza, l’avere proprio la testa da ballerina, non mi è passato per la mente il “no aspetta, magari è troppo tardi”. Mi sono semplicemente buttata ed è andata come è andata.

Durante la tua esperienza nella scuola sei stata al centro di critiche da parte del maestro Garrison. Cosa pensi delle sue parole?

All’inizio non mi era molto chiaro ciò che il maestro Garrison mi stesse chiedendo e dicendo. Poi da subito ho provato a lavorare cercando di colmare le lacune che lui mi faceva presente però poi ho capito che semplicemente la sua era un’opinione personale. Non si può far cambiare un giudizio personale perché non si può piacere a tutti e quindi è logico che anche se io cerco di metterci tutto l’impegno e la dedizione possibile per poterti piacere, non ti potrò mai piacere. Alla fine è stato semplicemente un prendere consapevolezza che non a tutti si possa piacere ed è quello che ho cercato di imparare là. Sono andata ad Amici con questo grande difetto e all’inizio ci rimanevo tanto male quando magari una persona diceva che io non gli piacevo, ma la scuola mi ha insegnato proprio questo, ad accettare le critiche e farmi andare a genio anche il fatto che anche ad una persona posso non piacere.

Qual è stato il ricordo più bello e, invece, il momento più difficile che hai affrontato all’interno del talent?

Il ricordo più bello senza alcun dubbio il giorno in cui sono entrata al serale, soprattutto quando ho scoperto di essere della squadra dei blu, perché in quella squadra c’erano casualmente tutte le persone con cui avevo legato di più, Bryan, Carmen, Lauren e Biondo. Ero molto contenta. Poi i primi giorni in casetta sono stati veramente qualcosa di bellissimo, perché i primi giorni si scherzava molto, eravamo ancora entusiasti dell’inizio. Ancora dovevano arrivare le preoccupazioni, quindi i primi tre giorni eravamo veramente contentissimi. Il momento più difficile non saprei, non penso di aver avuto momenti molto duri se non quando alla prima puntata del serale mi aveva bloccato il maestro Garrison e lì mi sono un po’ arrabbiata, per il semplice fatto che, sempre riferendomi al non piacere anche ad una singola persona, il meccanismo prevede che un professore possa bloccarti alla prima fase senza avere la possibilità di esibirti. E siccome la sua era una critica personale, dato che non ero il suo prototipo di ballerina, questo mi faceva male perché non potevo andare avanti e dimostrare la mia danza.

Sei stata eliminata nel corso della terza puntata del serale, nonostante la tua squadra avesse vinto al televoto. Te lo aspettavi?

In realtà non mi aspettavo l’eliminazione. Anche se la nostra squadra aveva vinto, comunque il meccanismo del serale prevede che anche i componenti della squadra che vince possono essere a rischio eliminazione, dato che, apparte il vincitore della puntata, nessuno è salvo e sicuro. Però non mi aspettavo di essere eliminata così presto anche perché quando io ballo guardo molto la gente, guardo per chi sto ballando, e dagli occhi di tutti vedevo un’approvazione. Mi sono trovata un po’ spiazzata quando invece il riscontro era negativo.

Chi speri che vinca il programma?

Io spero tantissimo che vinca il programma Bryan, come ho sempre detto, perché penso sia un talento nato e che farà quello nella vita, farà il ballerino e sono completamente d’accordo con la maestra Alessandra Celentano ogni volta che si esprime positivamente nei suoi confronti. Per il canto invece io spero vinca Carmen, sperando che non esca la prossima puntata in vista dell’eliminazione proposta sabato scorso. Penso che se lo meriti molto.

Con chi hai legato di più all’interno della scuola?

Causalmente ho legato con tutti quelli della mia squadra, dall’altra parte invece c’era Emma con cui avevo legato particolarmente.

Cosa sogni?

Il mio sogno più grande è quello, in un futuro lontano, di avere una compagnia mia con cui fare molti spettacoli in giro per il mondo, non solo in teatro ma spaziando in tutti gli ambiti.

Progetti per il futuro?

Il mio obiettivo è quello di andare a studiare in America per perfezionarmi e per conoscere anche un altro mondo perché alla fine l’Italia e l’America sono due mondi diversi, ci sono modi di lavorare diversi e siccome quello italiano l’ho più o meno conosciuto sono davvero curiosa di scoprire quello americano e quindi di perfezionarmi ancora di più.

Giulia Antenucci