Vince per manifesta superiorità. Il risultato non è mai stato così prevedibile, scontato per questa categoria. Ma non poteva essere altrimenti Roma è un film che merita di essere considerato alla stregua di uno dei capolavori del cinema, dal punto di vista registico. La macchina da presa di Alfonso coccola e avvolge lo spettatore, lo immerge nella quotidianità di Città del Messico del 1970 come se affrontasse anche lui quei tumulti politici e privati insieme alle straordinarie Yalitza Aparicio e Marina de Tavira.
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Piani sequenza superbi e profondità di campo che permettono di scegliere che cosa vedere e su cosa porre il proprio interesse, ti fa entrare all’interno della scena, del film. Alfonso ha già vinto un Oscar per la miglior regia nel 2014 per Gravity, ma questa volta, non cene voglia il suo precedente lungometraggio ha superato se stesso, ed ora è entrato nella storia del cinema, portando alla ribalta del cinema che conta anche Netflix che ha creduto e investito sul suo progetto.
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