Comprate a 16 mila euro e costrette a prostituirsi sotto minaccia di riti vodoo. Arrestati 7 nigeriani

La direzione distrettuale antimafia di Torino ha tratto in arresto quattro uomini e tre donne, tutti di origine nigeriana, con l’accusa di tratta di persone e riduzione in schiavitù con l’aggravante della prostituzione come fine ultimo. L’indagine, denominata “EPA” (dal nome dello stregone-santone a cui alcuni indagati commissionavano in patria riti e preghiere voodoo per assicurarsi che le ragazze godessero sempre di ottima salute) è partita nell’estate del 2016 a Genova a seguito di accertamenti nei confronti di un nigeriano condannato a 4 anni di reclusione a causa di una colluttazione avvenuta con un altro detenuto nel locale carcere. Dopo numerosi accertamenti sono emersi i contatti con questa organizzazione criminale che faceva della prostituzione l’attività principale. Dai dati dell’indagine abbiamo appurato che la stessa organizzazione acquistava – letteralmente – ragazze maggiorenne per una cifra stimata tra i 16 e i 20 mila euro, attirandole con una promessa di lavoro. Molte di loro giungevano in Italia per mezzo di camion che trasportavano bestiame. Una volta sul posto, venivano picchiate e violentate e  venivano costrette ad assistere a violenze feroci ai danni di chi si ribellava. Il tutto sempre dietro minaccia di ritorsioni fisiche, anche mediante riti vodoo.