Giammarioli: reparto terze linee azzurre non inferiore a nessuno. Migliorare in disciplina e mentalità

Un solo un cambio nella formazione azzurra che domani sfiderà l’Australia. Sarà Hayward a prendere il posto di Sperandio nel ruolo di estremo. Non ci sarà il capitano Sergio Parisse che non ha ancora recuperato dall’infortunio rimediato al polpaccio nelle scorse settimane. Chi, invece, purchè ristabilito dopo le due operazioni alla spalla, non sarà in campo è Renato Giammarioli. Il giovane terza linea delle Zebre non trova spazio nella formazione iniziale in cui Polledri, Negri e Steyn sembrano, attualmente, inamovibili.

Un match, quello con l’Australia, in cui l’Italia è chiamata a restare in partita per tutti gli 80 minuti, evitando di commettere troppi falli e, soprattutto, cercando di non cedere mentalmente negli ultimi minuti. E’ lo stesso Giammarioli che, intervistato in esclusiva da Trend&Moda, sottolinea questi aspetti, ponendo, inoltre, l’attenzione su come dovranno essere affrontati i Wallabies.

Cercheremo di metterli sotto pressione. Non sono in un buon momento, quindi è fondamentale mettere loro fiato sul collo. Hanno trequarti di grande qualità individuali ma, se messi sotto pressione, commettono anche loro molti errori. Dobbiamo sfruttare le opportunità che si presenteranno durante la partita. Con la Georgia, benchè il risultato finale avrebbe dovuto essere più cospicuo in termini di punteggio, ci siamo innervositi negli ultimi 15 minuti e abbiamo commesso diversi falli stupidi che li hanno tenuti in gara. Bisogna lavorare sulla disciplina, sulla mentalità e, quindi, stare tranquilli nei momenti più delicati della partita”.

Rispetto alla gara contro la Georgia non ci sarà quella pressione dettata dal dover portare a casa la vittoria, non essendo l’Australia il nostro metro di paragone. L’Italia, però, pur avendo fatto suo il risultato, non è stata autrice di una performance indimenticabile ma anzi, in alcune fasi dell’incontro è sembrata addirittura in difficoltà di fronte alla fisicità dei rivali.

Chiaramente non era una partita come le altre” dichiara Giammarioli “avevamo molta pressione addosso ed erano settimane che lavoravamo su quella partita. Pressione c’era, non si può negare. Questo magari ha influito sul risultato. Se avessimo giocato con maggiore tranquillità avremmo potuto realizzare più punti. Però, in ottica VI Nazioni è importante guardare ai test di novembre e agli obiettivi da mettere al sicuro: prendere fiducia nei nostri mezzi e restare in partita per tutta la gara. Non dobbiamo calare mentalmente ed evitare falli inutili“.

Come detto, Giammarioli non sarà del match. Nel suo ruolo l’Italia sembra essere coperta e la competizione per indossare la maglia azzurra è concreta, nonostante Parisse e Mbandà siano out. “E’ vero, sono uscite molte terze linee e abbiamo molta più profondità, quindi giocare sempre è difficile. Ovviamente si sente la mancanza di Sergio. Tutto il reparto gioca bene e si è visto anche contro Georgia e Irlanda. Non siamo inferiori a nessuno“.

In chiusura c’è spazio anche per una battuta sui verdi d’Irlanda che sembrano aver raggiunto il livello più alto, quello in cui si sfiora il paragone con i tuttineri della Nuova Zelanda. “Credo che la formazione top irlandese se la possa competere contro la migliore formazione degli All Blacks. Non hanno nulla da invidiare. Parlerà il campo, però“.