Karl Lagerfeld? Un misogino che non mancherà a nessuno. Non era un santo…

La tendenza popolare vuole che quando manchi qualcuno si dica sempre “che brava persona che era”, pure se era il peggio del peggio. Si fa normalmente a dire il vero, quando si partecipa ad un rito funebre non si può parlar male del defunto ecco, non sta bene, è maleducazione. Tutto questo per arrivare ad un punto sulle celebrazioni che riguardano la scomparsa dello stilista Karl Lagerfeld, osannato su tutti i giornali, su tutti i social, ricordato con amore da alcune modelle come Claudia Schiffer, sua prediletta, Linda Evangelista, Naomi Campbell, Eva Herzigova e altre.

Da qualche ora invece su tutte le piattaforme di informazione è protagonista Jameela Jamil, l’attrice di Cold case e attivista per i diritti delle donne, questa mattina ha tweettato così :”Sono contenta che qualcuno l’abbia detto. Anche se è un po ‘presto. Un misogino spietato e grasso-fobico non dovrebbe essere pubblicato su Internet come un santo scomparso troppo presto. Talento di sicuro, ma non il migliore“. Le ha risposto Cara Delevigne una delle muse dello stilista .”Era un essere umano che ha commesso degli errori come tutti noi.” La diatriba è andata avanti ancora per un pò, poi la modella ha chiuso con un espressione generica di perdono per chi fa del male.

Karl Lagerfeld e Cara Delevigne

Alcune frasi di Karl Lagerfeld sono state riportate da molti siti, per esempio nel 2009 affermò che nessuno vuole donne formose e che la cantante Adele era grassa, oppure che se fosse nato in Russia possibilmente donna sarebbe stata lesbica perchè gli uomini russi sono brutti. Si era scagliato anche contro il movimento #metoo scatenando una marea di polemiche.

Va riconosciuto il genio creativo dello stilista, la sua arte, la sua cultura, poi si può riflettere sul fatto che di lui non si trovi una foto sorridente, che fosse solo, che avesse pochi amici, nessun rapporto con nessun parente,che ha lasciato la sua eredità alla gatta Choupette, o meglio a chi se ne occupa, con molte clausole e postille, solo questo basta per capire che si forse non era simpatico, era un pò crudo, ma quello che ha dato avrà ricevuto in cambio, riconosciamo il suo genio creativo e andiamo avanti, se le notizie fossero errate uscirà fuori qualcuno che ci parlerà della sua grande umanità, altrimenti rimarranno soltanto i disegni e gli abiti.

Roberta Maiolini