Auguri Marco Belinelli! Ripercorriamo la carriera dell’unico italiano capace di vincere in NBA

Siamo nel 2014, e a New Orleans si sta disputando la gara del tiro da 3 punti. Tra i partecipanti c’è anche Marco Belinelli, che sta tirando bene in stagione e ai San Antonio Spurs sembra esseri ambientato perfettamente. Marco arriva in finale e prende letteralmente fuoco : la poi diventata celebre frase di Flavio Tranquillo “ è caldo come una stufa!” riassume l’incredibile prestazione. Belinelli vince la gara del tiro da 3 punti, e si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Se ne toglierà molti in quella stagione.

Spostiamoci di qualche mese più avanti, siamo alle NBA Finals, gli Spurs affrontano i Miami Heat e cercano la rivincita dopo le finali perse nel 2013 in gara 7. Gli Spurs giocano una basket celestiale e danno una lezione a Lebron e compagni ; iin gara 3 Belinelli segna una tripla decisiva che spegne le speranze di rimonta degli Heat. San Antonio vincerà poi quella serie in gara 5 con un Kawhi Leonard strepitoso, che verrà eletto Mvp delle Finali. Nell’immensa festa vediamo anche la bandiera italiana: Belinelli diventa il primo giocatore italiano a vincere un titolo NBA. Nel post partita si lascia andare ad un pianto liberatorio, che mette a tacere tutte le critiche e tutte le voci che lo vedevano troppo “ scarso” per giocare in NBA.

Si perché l’avventura di Belinelli in NBA è ,ed è stata, tutt’altro che facile. Scelto nel 2007 dai Golden State Warriors, si presenta con 37 punti nella Summer League evidenziando la sua grande capacità di tirare da dietro l’arco ma anche la sua poca abilità difensiva. Nel 2009 finisce ai Toronto Raptors del connazionale Andrea Bargnani ma nel 2010 è già pronto a ripartire, direzione New Orleans. Agli Hornets Marco stringe una grande amicizia con Chris Paul e inizia a prendersi più responsabilità. Il passaggio ai Bulls nel 2012 lo consacra come giocatore “ clutch” : segna tiri importanti durante la stagione e insieme a Joakim Noah guida i Bulls alla vittoria conro i Brooklyn Nets in gara 7 al primo turno dei playoff. Dopo quella partita verrà anche multato per aver “ aver mostrato gli attributi” dopo una tripla decisiva.

Nel 2013 Popovich decide di portarlo ai San Antonio Spurs e Marco vive la sua migliore stagione in carriera: oltre all’anello e al premio della gara del tiro da 3 fa registrare anche la sua migliore percentuale nel tiro da 3 punti, da 2 punti e nel tiro libero.

Nel 2015 decide di lasciare gli Spurs e va in cerca di un contratto più oneroso. Ad offrirglielo sono i Sacramento Kings ma da quel momento Belinelli torna a girare nella NBA : dai Kings passa agli Hornets, poi agli Hawks e infine ai Sixers, dove Marco torna ad essere decisivo e si integra perfettamente nel progetto di Philadephia.

Nonostante Belinelli giochi dei buoni playoff, i Sixers non lo rifirmano e lui decide di tornare alla corte di Popovich, per la sua seconda avventura in maglia Spurs. San Antonio è completamente cambiata dall’ultima volta, ad aspettarlo non ci sono più Duncan, Ginobili e Parker, ma un gruppo di giovani con tanta voglia di fare bene.

Belinelli giocherà per l’ennesima volta i playoff e successivamente risponderà alla convocazione della nazione italiana: lui ai mondiali in Cina ci sarà. E speriamo ci faccia saltare ancora dalla sedia come ci ha già fatto fare tante volte nella sua carriera.

.Auguri Marco!