Berners Lee lancia Solid, la nuova piattaforma per la sicurezza dei dati online

I recenti scandali di Cambridge Analytica, Football Leaks e altri furti di dati sensibili sui vari social network (in particolar modo Facebook con 50 milioni di account compromessi) hanno lasciato il segno. Gli utenti sono sempre più preoccupati e, soprattutto, mostrano scarsa fiducia verso chi, in teoria, dovrebbe assicurare la sicurezza dei loro profili.

In questo clima è sceso in campo Tim Bernes Lee, uno dei “padri” di internet che ha deciso di lanciare Solid, una piattaforma che permette di decentrare la gestione delle informazioni personali dando libertà agli utenti di decidere dove andranno a finire ma, soprattutto, visualizzare chi ne prende visione e decidere quali app possono usufruire di quelle notizie.

Ma come funziona Solid? Non è né un sito né un social network, è qualcosa di decisamente più esteso. I dati vengono memorizzati in un “Pod”, che è custodito o in un server del fornitore, domestico o sul posto di lavoro. Il dove, invece, viene deciso dall’utente. I Pod sono una sorta di chiavetta Usb per il web con l’unica differenza che non è fisica poichè accessibile online. Le informazioni personali agiscono con tutte le app, una cosa solo in apparenza simile alla funzione di Facebook che permette di poter condividere le notizie personali con altri sistemi esterni al social network.

La differenza sta nel fatto che nel caso del colosso di Cupertino quei dati diventano proprietà di Zuckerberg, nel caso di Solid sono e restano dell’utente che, può portarli con sé quando più gli aggrada. “Piuttosto che affidarsi a una terza parte, puoi usare Solid Pod per dire chi sei”, spiega il progetto. “Quindi non più Accedi con X o Accedi con Y sul web ma solo accedi con il tuo Solid Pod”. Non resta quindi che vedere il nuovo sistema alla prova dei fatti, sperando finalmente di potersi sentire sicuri anche sul web.

Domenico Corsetti