Black Panther sbarca al cinema: la nostra recensione

Lo ammetto, non era nei miei programmi andare a vedere Black Panther ma, complice un sabato sera piovoso, ho deciso comunque di sfidare la sorte. Non avevo molte aspettative su questo ennesimo cinecomics di cui siamo bersagliati da alcuni anni (dato che, ormai, le grandi produzioni sono prerogativa dei supereroi – siano essi della Marvel, siano essi della D.C.). Così, negli ultimi tempi, abbiamo visto molti di essi essere trasposti sul grande schermo assieme alle produzioni degli Avengers per la Marvel e gli X-Man per la Justice League della D.C.

Black Panther, però, fin dall’inizio ti fa comprendere che è “diverso” dagli altri, almeno nella trama: siamo nel Wakanda una piccola nazione africana inventata di sana pianta da Stan Lee e Jack Kirby che si nasconde agli occhi del mondo, grazie alla sua tecnologia superiore. Non entrerò nel merito della trama per non privare del gusto della sorpresa chi andrà a vederlo dopo questa recensione, ma è un film di spessore, non si riduce ad un “buoni contro cattivi”, no, riesce a sviscerare diversi temi sociali che ancora toccano questo pianeta, dallo sfruttamento delle risorse alla indole guerrafondaia dell’umanità ma, soprattutto, riesce ad analizzare in maniera perfetta il tema del pregiudizio razziale, sia esso tra etnie diverse ma, anche, tra appartenenti della stessa etnia. Nel vederlo si viene catapultati in un mondo dove il potere, il prevalere sull’altro conta più di tutto; è in questo mondo che Black Panther e le persone a lui fedeli come mosche bianche devono barcamenarsi per avere la meglio. Certo la pellicola non è tutta rosa e fiori, ha le sue pecche come il fatto che lo stesso personaggio T’challa (Black Panther) sia caratterialmente diverso dalla sua comparsa negli Avengers e in questo film solitario si nota immediatamente. Ma soprattutto la C.G.I.( Computer-generated imagery) con cui viene praticamente ricreato il mondo, spesso fa perdere il fascino del reale, sembra di assistere ad un videogioco, lo stesso costume di Black Panther e del suo antagonista perde di fascino nel vederlo nella realtà a scapito della sua raffigurazione in computer grafica. Nonostante questo però vi consiglio di andare a vedere Black Panther, forse uno degli eroi meno quotati rispetto agli altri Avengers, ma credetemi la trama di questo film è migliore di molti lavori più pubblicizzati, è capace di far riflettere su temi “importanti” e questa è una piacevole novità per un cinecomics.
Domenico Corsetti