Brian May, Tom Morello, Chemical Brothers e Johnny Rotten rendono omaggio a Keith Flint, ecco i loro messaggi

La morte di Keith Flint è stata l’ennesimo scossone al mondo della musica. Rock, pop o techno che sia, la comunità del music business e non solo si è stretta attorno allo scomparso frontman dei The Prodigy, band simbolo degli anni ’90. Nella giornata di ieri sono arrivate le reazioni di Brian May (Queen), Tom Morello (Rage Against The Machine/Audioslave) e Johnny Rotten (Sex Pistols).

Ecco cosa ha scritto il chitarrista dei Queen sul proprio profilo Instagram:

“La sua morte mi ha rattristato molto. Ero nel backstage di un concerto dei Prodigy poco dopo la pubblicazione di Firestarter. Fui sconvolto dall’intensità della canzone e la loro performance fu fantastica. Considerata la rabbia espressa da Keith sul palco, mi convinsi che lui odiasse i Queen. Dopo il concerto venne da me e si inchinò come nella scena di Wayne’s World “, passando cinque minuti a dirmi quanto avesse amato la nostra musica e quanto fosse stata di ispirazione per la sua vita. Dopo quell’episodio, ho iniziato a percepirlo in modo molto diverso. E i suoi dischi mi sono piaciuti ancora di più. L’ho incontrato solo una volta, ma trovo molto triste che abbia deciso di togliersi la vita alla sua età. E’ una tragedia, che possa riposare in pace”.

Particolarmente toccante il messaggio di Tom Morello:

“Ricordo di averlo incontrato per la prima volta durante un tour in Australia. A quel tempo non sapevo che suonasse in una band, ma ho subito capito che era un bravo ragazzo. All’inizio ho pensato fosse un rodie australiano. Più tardi, quello stesso anno l’ho incontrato nel backstage del Pinkopop e gli ho detto ‘Hey! È bello rivederti! Per chi lavori stavolta?’. Lui ha risposto ‘Suono in una band, sono qui per suonare’. A quel punto gli ho detto ‘Oh, che bello, com’è stato il tuo show?’, e lui ‘Suoniamo dopo i Rage. Siamo gli headliner di questo festival’. Io ho subito pensato che dovevo ascoltarli. Devo dire che [i Prodigy] sono stati una delle poche band che sono riuscite a spaccare e a rubare la scena ai Rage Against The Machine in uno show live. Erano formidabili e Keith era un frontman elettrico, potente, avvincente e letale. Sono stato molto influenzato dalla loro musica e continuo a esserlo. Ho avuto il grande piacere di rincontrare Keith la scorsa estate e ho potuto constatare ancora una volta quanto fosse bravo e talentuoso. Buon riposo, Firestarter”.

Ecco cosa ha scritto, invece, Johnny Rotten dei Sex Pistols:

“La sua morte mi ha spezzato il cuore, era un mio buon amico. Nessuno lo amava, è stato lasciato solo e questo l’ha distrutto. Perché così tanta gente, nel nostro ambiente, l’ha lasciato solo?”.

Ed Simons, Chemical Brothers.

“Oh, dio, sono così dispiaciuto della notizia su Keith Flint, era sempre divertente stare con lui e sempre molto gentile con me e Tom (Rowlands, altra metà della band, ndr) quando cominciammo a fare concerti assieme”