Conosciamo meglio gli Steampunk99, artisti abruzzesi che strizzano l’occhio allo stile british/fantasy

Abbiamo intervistato gli Steampunk99, gruppo di giovani artisti dell’Aquila, per farci raccontare questa corrente stilistica che sta prendendo sempre più piede in tutto il territorio italiano.

Come si è formato il gruppo? In quanti ne fate parte?

Alexander: Non è un lavoro ma una passione, quindi, non essendoci l’iscrizione, chi vuol partecipare lo fa. Capita di arrivare a 20 partecipanti, dipende dalle occasioni, dalla fattibilità, da tanti fattori. Non ci sono obblighi di frequenza, basta divertirsi e passare del tempo insieme Esistiamo solo come gruppo non come associazione, e siamo sul territorio dal 2015.
Vitrion: Il tutto è nato perché a un parrucchiere serviva il nostro aiuto per contestualizzare una sfilata, da lì è partita l’idea di creare lo Steampunk99. Il 99 perché è il simbolo magico della città dell’Aquila ma anche per variare la presenza di cosplayers, anche se non è proprio una corrente di cosplay, visto che quest’ultimo è la riproduzione di un personaggio esistente. Abbiamo iniziato a creare scenografie, costumi e a girare per i vari eventi in Italia come il Lucca Comics e fantasy fest, in generale. Ad esempio io mi sono ispirato a un alchimista steampunk e ho creato tutte boccettine e un drago. Lei ad esempio è un’esploratrice.

Invece lui è il classico prototipo steampunk perché rappresenta l’uomo meccanico?

Camelia Wolf: ha ideato delle braccia meccaniche.
Alexander: in sostanza qui si entra nella categoria degli “indossabili” ovvero tutto ciò che pesa fa rumore e può essere indossato. Quelle mani ad esempio oltre a pesare e fare rumore, fanno anche le luci.

Fate anche spettacoli teatrali?

Alexander: ci hanno chiamati un paio di volte per “assistenza tecnica”, prestando abiti o attrezzature, ed altre volte ci hanno chiesto di fare del “movimento” intorno al main event, in sostanza facevamo della coreografia.

In sostanza, che cosa è lo steampunk?

Alexander: E’ un filone abbastanza recente ed è complicato far capire alle persone il proprio personaggio, ad esempio se ti vesti da Uomo Ragno sei riconoscibile.
Camelia Wolf: C’è anche da dire che lo steampunk si può dividere in storico e fantasy. Quello storico si basa su un personaggio realmente esistito come Jules Verne oppure tesla, e da li basi il tuo personaggio al mondo steampunk, quindi si studia il personaggio, ci si immedesima e lo si inserisce nel contesto. Invece il filone fantasy inventi il personaggio, come ad esempio lui è un alchimista ed inventa il costume e la storia. Per il periodo invece siamo intorno al 1880.
Alexander: il periodo vittoriano inglese, come base, poi è tutto relativo. In realtà questo stile nasce dalla fantascienza di Giulio Verne, è un modo come un altro per indicare uno specifico tipo di fantascienza. Il manifesto dello steampunk è: Cosa sarebbe accaduto se il futuro fosse arrivato prima. Quindi ecco che siamo nell’800 vittoriano, il momento clou dell’esplorazione dove il mistero è dietro l’angolo, ci sono molti posti da scoprire ed ecco che nasce il personaggio dell’esploratore. Ecco che nasce la fantascienza dell’esplorazione, ma come si fa a partire per l’esplorazione del centro della terra se hai una corda di canapa? Ecco che inventi la fantascienza, con la tecnologia del secolo quindi a vapore. Ecco che nel 1880 si inizia ad usare il vapore, che all’epoca si credeva comprimibile all’infinito. Da qui è nato lo steampunk dove, appunto steam significa vapore come fonte di energia primaria, come l’elettricità che viene prodotta dal vapore che muove la dinamo. Quindi nell’imaginario, tutto si basa sul vapore e sul meccanismo che riesca a trasformare questo vapore in una forza fisica, meccanica, elettrica, qualunque essa sia, che permette di costruire qualcosa. Ad esempio le pistole tesla sono la fantasia più famosa dell’800, ecco che la pistola a vapore che scarica elettricità è l’arma steampunk per eccellenza.

A proposito di questo, oltre a crearvi un personaggio avete anche uno pseudonimo immagino..

Vitrion: Il mio personaggio, l’alchimista si chiama Vitrion come un elemento alchemico
Camelia Wolf: Il mio invece è Camelia, come il fiore, Wolf, come lupo, semplicemente mi piaceva l’abbinamento.
Alexander: Il mio è Alexander Picold che sa cosa è ma ancora non è ben definito.

Avete qualche evento in programma?

Vitrion: Al momento il Lucca Comics, dove si sta organizzando una sfilata Steampunk Italia, e li riusciamo a sfruttare al meglio il nostro personaggio e ad indossare tutto ciò che abbiamo realizzato.
Camelia Wolf: è anche un modo per conoscere tante persone che spesso si rincontrano nei vari eventi