Libri&Dintorni: intervista alla scrittrice Caterina Falconi su 55 personaggi da scoprire

Nella nostra rubrica del lunedì oggi vi parlo di un libro uscito un mese fa “E invece sì” Liscianigiochi Editore, che dà voce a 55 personaggi, uomini e donne, che raccontano i loro si alle sfide della vita, storie di coraggio, passione,sacrificio,storie che in molti casi hanno cambiato il corso della storia. Un libro pensato per i ragazzi ma che gli adulti possono leggere per conoscere da vicino personalità interessanti che hanno molto da insegnare o sono di esempio per affrontare situazioni o scelte che la vita mette di fronte a noi ogni giorno. Un volume molto bello con le illustrazioni di Carmine Di Giandomenico,fumettista straordinario,abruzzese, ha notorietà a livello internazionale ed ha collaborazioni prestigiose, una su tutte la Marvel Comics. Gianluca Morozzi, bolognese,è scrittore, fumettista, conduttore radiofonico e musicista, ha all’attivo molti libri di successo,racconti inseriti in alcune antologie.

Caterina Falconi è abruzzese, è laureata in Filosofia. Ha pubblicatoi romanzi Sulla breccia (Fernandel, 2009), Sotto falsa identità (Galaad Edizioni, 2014), Cattiva cucina e sesso catastrofico. Le storie del tavolo e del cuoco (Echos Edizioni, 2016), Tre è il numero dell’amore (Pizzo Nero – I Libertini, 2017). Ha scritto, con Simone Gambacorta,Una questione di malafede.Scambio a due voci sulla scrittura creativa (Duende, 2010). E, con Francesca Bonafini, Non avremmo mai dovuto. Le frasi che gli uomini sposati dicono alle amanti (Ad est dell’equatore, 2015). Ha pubblicato diversi racconti in svariate antologie.Ha collaborato alla stesura delle sceneggiature del cartone animato Carotina Super Bip, della Lisciani Group.Collabora con il blog letterario Libroguerriero, di Marilù Oliva, curando la rubrica di recensioni RubriCate.

Ho avuto il piacere di intervistare proprio Caterina Falconi su “E invece sì”,leggendolo conoscerete da vicino personaggi come Alex Zanardi o Tim Burton o Bebe Vio, lei ci racconta un po’ di più.

Come nasce a collaborazione con Gianluca Morozzi per il volume “E invece si”?

La collaborazione con Gianluca è stata pensata dalla redazione Lisciani. Morozzi ha una scrittura arguta, fresca, brillante, perfetta anche per un libro per ragazzi.

Un libro che ha delle illustrazioni bellissime di Carmine Di Giandomenico, lo avete pensato proprio così?

Anche la collaborazione con Carmine è stata decisa dalla Lisciani. Le illustrazioni, meravigliose, non fanno certo da contorno al testo, ne sono il completamento e interpretano l’anima dei protagonisti!

Perché questo titolo “E invece si “?

Perché tutti i protagonisti oppongono il loro personalissimo e invece SÌ! alle difficoltà, alle interdizioni, agli ostacoli della vita.

Il vostro libro racconta 55 personaggi, uno più bello dell’altro, che rappresentano l’arte, la passione, la genialità, come li avete scelti?

Quasi tutti i personaggi ci sono stati proposti dalla redazione. Altri, che ci sembravano rappresentativi o ci stavano particolarmente a cuore, sono stati proposti da noi autori.

Per chi è stato pensato un libro dedicato a così grandi personalità?

Il libro è dedicato ai ragazzi, che vivono in un presente sconfortante, depredati della speranza. Volevamo dimostrare, raccontando delle storie straordinarie, che è doveroso inseguire i propri sogni, anche quando la loro realizzazione è ostacolata. In quest’ultimo caso è sempre possibile aprirsi dei varchi, costruire percorsi alternativi.

A margine del libro ci sono due schemi, uno con la cartina geografica del mondo e ogni personaggio ha la freccia che indica il suo paese di provenienza, il secondo con la linea temporale, dal 1181 al 1997, mi sono piaciuti molto, li avete realizzati dopo aver finito l’opera o avete seguito questo percorso?

Gli schemi sono stati realizzati dopo la stesura dei testi. Ci è parso opportuno dare alle storie un taglio prospettico, collocandole nello spazio e nel tempo.

Quale di questi personaggi lei ammira di più?

Amo particolarmente Franco Basaglia e John Nash. Il primo per aver ribaltato il concetto di follia, per la lotta a favore dell’inclusione e per la lezione di alta civiltà. Il secondo per aver superato la malattia mentale creando un equilibrio dinamico tra la razionalità estrema della matematica e l’irrazionalità della patologia.

Lei ha iniziato la sua carriera di scrittrice con il romanzo “Sulla breccia”, poi ne ha scritti altri di successo come il primo, che legame ha con i suoi libri?

Ho avuto una carriera multiforme, anarchica e ludica. In altre parole, ho frequentato vari generi letterari e ho scritto per divertimento. Ultimamente sento il bisogno di un binario, di una consequenzialità e scrivo solo noir e storie per bambini. Con i miei libri ho un rapporto ambivalente, ma li accudisco dalla scrittura alla promozione.

Sta lavorando ad un nuovo romanzo?

Sto lavorando a una riduzione per ragazzi dell’Iliade e sono in attesa della pubblicazione di un mio noir.

Roberta Maiolini