Mostra Punk a New York: dalle origini che hanno dato via al movimento

una mostra che racconta non solo un modo di vestire o di un taglio di capelli piuttosto bizzarro, ma anche di un movimento con riferimenti politici e culturali!

A New York, presso il Museum Of Arts And Design il 9 aprile è stata aperta la mostra Too fast To Live, Too Young to Die – Punk Graphics, 1976 – 1986, che sarà di sponibile fino al 18 agosto

La mostra attraverserà tutto il periodo punk tcon un’esposizione grafica che va dalle foto, ritagli di giornale, testi di canzoni, fanzine autoprodotte, i flyer che vanno a bucare quella formalità che la società impone

Ma non è tutto, il 15 aprile interverrà John Lydon, ex cantante della punk band Sex Pistols ed ora frontman del gruppo Public Image Ltd – PIL, per dibattere su di un recente fatto che lo ha visto protagonista di una polemica accesissima con Marky Ramone dei Ramones. Una diatriba riguardante il significato del movimento punk che, come risaputo, è un filone musicale strettamente legato ad ideali politici.

Saranno presente oltre 400 opere la maggior parte son state donate dal collezionista Andrew Krivine, tra i pezzi più preziosi della sua collezione troviamo Radio Ethiopia di Patti Smith, dovetroviamo una foto della cantante scattata da Robert Mapplethorpe.

Non si andrà in ordine cronologico ma per tematiche, sottilinea come sia uno stile spavaldo che affrontava le stereotipie dell’epoca con un look eccentrico e aggressivo. Si analizzarà anche la filosofia del movimento, che recita più o meno così: “Nessuno sarà disposto a farlo per te quindi devi pensarci da solo”.

L’esposizione non sarà in ordine cronologico ma per tematiche, sottilinea come sia uno stile spavaldo che affrontava le stereotipie dell’epoca con un look eccentrico e aggressivo. Si analizzarà anche la filosofia del movimento, che recita più o meno così: “Nessuno sarà disposto a farlo per te quindi devi pensarci da solo”.

Ma non saranno presenti solo opere o copertine di dischi, ci saranno delle proiezioni di documentari tra i quali
Please Kill Me: Voices from the Archive,
Basato su un libro di Legs McNeil e Gillian McCain, il film comprende interviste con leggende del punk come Debbie Harry, Iggy Pop, Joey e Dee Dee Ramone.

Dal 25 aprile all’11 luglio il museo presenterà una rassegna cinematografica intitolata Global Punk , i film arrivano da vari nazioni come Messico, Il Giappone ed il Camerun. ovviamente d’ispirazione punk, La serie testimonia l’influenza duratura del punk non solo come un genere, ma come un vero e proprio movimento.