Era il 1993 e i Radiohead irrompevano sulle scene con l’album “Pablo Honey”, mezzo flop capace di portarli al successo

Il 22 febbraio del 1993, grazie all’album “Pablo Honey“, fanno il loro esordio sulla scena musicale i Radiohead.Il disco, pubblicato dalla Parlophone non ottenne un grandissimo successo, però. O, almeno, non subito. Debuttò nella classifica dell’Official Albums Chart al venticinquesimo posto, raggiungendo l’apice tre anni dopo la sua pubblicazione al ventiduesimo posto. Ma questo pattern, grazie soprattutto a uno dei singoli contenuti al suo interno, “Creep” – inserito con pieno merito tra le maggiori hits grunge (detto anche Seattle sound) del periodo – garantì a York e soci un notevole successo. I Radiohead si erano formati alla Abingdon School di Oxford intorno la metà degli anni ’80 sotto il nome “On a Friday“. Alla voce Thom York, alla chitarra e tastiera Ed O’Brien, al basso Colin Greenwood, alla batteria Phil Selway.

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Una formazione che è rimasta invariata sino ad oggi, caso decisamente raro per una band rock. Il titolo dell’album prende il nome da una cassetta contenente una serie di scherzi telefonici ad opera dei Jerky Boys, band newyorkese. Uno degli scherzi riguardava un membro della band che, telefonando a un nominativo preso a caso dall’elenco telefonico (Pablo) iniziava la chiamata con le parole “Pablo, Honey…” ovvero “Pablo, tesoro”. Da questo nacque il titolo dell’album, la classica stravaganza delle band. Nonostante il successo della band sia dovuto principalmente al singolo Creep, c’è una curiosità che ruoto attorno lo stesso. La band non lo ama moltissimo, perché sia il singolo sia l’album sono considerati dalla critica e dal pubblico come un mezzo flop se paragonati ai successi ottenuti in seguito dal gruppo.

Tanto che la prima raccolta non è stata considerata dalla rivista Rolling Stone che nella sua classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi ha inserito invece altri cinque album: Kid A alla posizione 67, The Bends alla posizione 111, Ok Computer alla posizione 162, Amnesiac alla posizione 320 e In Rainnbows alla posizione 336.  Una di queste opere è riconosciuto dai fans come la vera locomotiva del loro successo: The Bends, nato dalla collaborazione con il produttore Nigel Godrich, che rese molto più evoluto e complesso il rock dei Radiohead, stravolgendo la sonorità rispetto al lavoro d’esordio.

Ma, nonostante questo, il 22 febbraio 1993 resterà per i Radiohead il giorno della svolta, anche se con il classico paradosso di averlo ottenuto con l’album che, loro stessi, ritengono il peggiore della discografia fin qui pubblicata.