Forme di vita su Europa? La luna di Giove bombardata dalle radiazioni?

Le ultime novità sullo studio delle lune di Giove sembrano davvero interessanti, infatti nella quarta luna, quella denominata “Europa”, sotto la sua superficie di ghiaccio dovrebbero annidarsi delle forma di vita semplici, in quello che è un vasto oceano ghiacciato. Da tempo questa luna viene considerata una “casa” di vita aliena, come sulla luna di Saturno, Encelado. Questo perché la superficie ghiacciata ricopre un oceano di acqua profondo decine di chilometri, dove grazie ad una condizione di temperature e condizioni saline idonee potrebbero esistere forme di vita semplici. La struttura di Europa è stata studiata ai tempi della missione Galileo (Nasa, 1989-2003), che analizzò il pianeta da un’orbita ravvicinata negli anni ’90. Oggi sappiamo, grazie anche a osservazioni di altre sonde e a modelli matematici, che le acque risalgono dall’oceano verso la superficie, si intrudono nei ghiacci e talora danno origine a giganteschi geyser, alti anche centinaia di chilometri.

Emissioni di vapore che gli scienziati da tempo sperano di poter studiare. L’unico problema? La superficie di quella luna è esposta ad una pioggia ininterrotta di radiazioni provenienti da Giove, radiazioni che possono distruggere o modificare che arriva sulla superficie del satellite. Quindi potrebbe modificare anche l’esito dei rilievi. Per ovviare almeno in parte al problema gli scienziati hanno cercato dove le radiazioni colpiscono maggiormente Europa, in superficie e in profondità. Uno studio condotto da ricercatori del JPL e del dipartimento di fisica applicata della Johns Hopkins University, pubblicato su Nature Astronomy, ha portato a una mappatura delle zone irradiate sulla base dei dati della sonda Galileo e della Voyager 1. Lo studio ha rivelato che il bombardamento è più intenso sulle zone equatoriali, per diminuire in prossimità delle fasce polari.

Il risultato più importante però è stato quello di scoprire fino a che profondità penetrano le radiazioni, a quanto pare penetrano nei ghiacci per 10-20 cm nella zona dell’equatore, mentre penetrano solo di 1 cm per le zone polari. Informazioni vitali per studiare con precisione le orbite della missione Europa Clipper (Nasa), il cui lancio è previsto nel 2022. Il suo obiettivo inutile dirlo è cercare forme di vita.

Domenico Corsetti