Formula 1, la Ferrari prepara la rivoluzione: Binotto nuovo Team principal, out Arrivabene

Tanto tuonò che piovve. La tregua armata della seconda metà della stagione, quasi un ossequio alla scomparsa del mai troppo compianto ed insostituibile Sergio Marchionne, è finita e la proprietà ha operato una scelta forte, promuovendo Mattia Binotto al ruolo apicale di team principal e, di conseguenza, silurando Maurizio Arrivabene dalla gestione sportiva del Cavallino. Questo è il contenuto dello scoop andato stamane in prima pagina sulla Gazzetta dello Sport che parrebbe ripristinare un senso logico nello sbandamento seguito alla scomparsa del manager di origini abruzzesi.

Mattia Binotto è un uomo forgiato dalla Ferrari, cresciuto nel reparto corse e formatosi a Maranello dove ha scalato dalla base tutta la piramide. Sua è la rivoluzione dei processi tecnici che ha partorito la SF70-H e la SF71-H, le monoposto che negli ultimi due anni hanno permesso alla Rossa di giocarsi il titolo con la corazzata Mercedes, padrona assoluta dell’era power unit. Lo scossone derivante dall’improvvisa dipartita di Marchionne, accentratore e mattatore assoluto, aveva lasciato un vuoto di potere frettolosamente colmato con la figura di Camilleri (anche lui adesso in bilico) che testimoniò una sorta di eccessiva ingerenza di Philip Morris nel processo decisionale delle nomine che aveva portato lo stesso Arrivabene sul muretto. Dovesse l’indiscrezione trovare riscontro, la proprietà confermerebbe di aver ripreso le redini della situazione con la nomina di Binotto che pare sia volontà espressa del presidente Elkann, desideroso di ripristinare ordine nella gerarchia interna dopo un’annata deludente.

Arrivabene paga una gestione certamente generosa e appassionata ma forse troppo morbida, con squadra e piloti, quando c’era di usare il bastone e appannata nel finale di stagione che ha visto la scuderia arenarsi nello sviluppo. Si apre una nuova era e questa porterà ad un doppio cambio regolamentare, quello poco più che leggero della prossima stagione e quello pressoché totale del 2021. Occorreva scansare equivoci, è stato fatto. Vedremo se pagherà.