5 Novembre: “Remember remember the fifth of November”. Una delle frasi più celebri di un capolavoro del cinema mondiale, film che prende spunto da una storia vera: “La congiura delle polveri” andata in scena il 5 novembre 1605.

Il 5 novembre è diventato per una generazione una data importante, viene infatti spontaneo, soprattutto sui social network rammentare un film ormai passato alla storia: “ V for  Vendetta”, un capolavoro di James McTeigue con protagonisti  uno splendido Hugo Weaving nei panni di “V”, e un altrettanto meravigliosa Natalie Portman nelle vesti di Evey. Il successo di questo capolavoro del cinema è dovuto al suo forte significato, un’aperta critica verso la deriva della società, in cui tramite una manipolazione mediatica che sfruttava paura, terrore e insicurezza ha portato dei politici corrotti ad instaurare una dittatura, da qui nasce la figura di V, che alla fine si sacrificherà per risvegliare l’animo del popolo e spingerlo a ribellarsi. Ma in quanti conoscono la storia a cui “V for Vendetta” è ispirato?

 Tutto inizia nel 1604 a Londra in Inghilterra dove un gruppo di ferventi cattolici capitanati da Robert Catesby iniziano a tramare per liberarsi di Re Giacomo I, per favorire l’incoronazione della figlia diciannovenne Elisabetta. In Re Giacomo i cattolici del Regno riponevano all’inizio molta fiducia, ma il suo fare assolutistico soprattutto verso i cattolici ben presto causò in loro una incredibile delusione, a quel punto Catesby insieme con altri quattro uomini: Thomas Percy, Thomas Wintour, Guy Fawkes (la figura da cui prende spunto V) e John Wright stanchi delle numerose angherie passano all’azione ha ufficialmente inizio la “congiura delle polveri”.

Il piano è semplice, ma altrettanto folle, infatti lo scopo è quello di far saltare ina ria il Parlamento e l’adiacente abazia di Westminster nel giorno più importante, lo “State Opening”, fissato per il 5 novembre 1605. L’esecutore materiale è Fawkes, ex soldato ed esperto di esplosivi, a lui spetta quindi la parte più rischiosa di tutto il piano. Decidono di acquistare un’abitazione vicino al Parlamento, per poter effettuare degli scavi e piazzare così le cariche nell’inconsapevolezza delle forze di sicurezza e delle autorità, ben presto però si rendono conto che ci sono dei problemi, necessitano di acquistare un’altra abitazione, un altro sotterraneo, ma i fondi scarseggiano quindi aprono il complotto ad altre persone.

L’inizio della fine, perché tra molti rivoluzionari che credono nella causa decidono di coinvolgere anche Thomas Garnet e Padre John Gerard, entrambi gesuiti. Quest’ultimo non ritenendo che il gioco valesse la candela visto che verso i gesuiti le persecuzioni non erano così opprimenti informa le autorità. Ignari di questo i complottisti avendo difficoltà nello scavare la galleria decidono di piazzare le cariche nelle abitazioni e negli scantinati, a quel punto la paura inizia a scarseggiare tra le loro schiere e un altro traditore si fa avanti: Mark Tresham che informa Lord Monteagle, a quel punto le autorità sapevano con certezza del piano, ma la seduta come da prassi apre comunque alla mezzanotte del 4 novembre.

Fawkes è pronto ad accendere gli esplosivi, ma non ne ha la possibilità, infatti le guardie fanno irruzione e lo traggono in arresto. Da li inizia il calvario di questo uomo, anche quando si ritrova davanti al Re mantiene un atteggiamento fiero, viene condotto nella torre di Londra e sottoposto a torture, ma non rivela i nomi degli altri congiuranti se non dopo la bellezza di tre giorni in cui ininterrottamente è stato sottoposto a torture, è l’8 novembre quando firma la confessione.

Il 31 gennaio 1606 i condannati incluso Fawkes vengono impiccati, in seguito squartati e poi decapitati. Quest’ultimo diventerà il simbolo della resistenza cattolica in Inghilterra. Una congiura che è fallita per il più bieco degli atteggiamenti umani: il tradimento, non nel film però dove viene dato loro un finale diverso.

Domenico Corsetti