“Cent’anni di solitudine”, capolavoro del Premio Nobel Gabriel García Márquez, diventerà una serie Netflix.

Cent’anni di solitudine è considerato il capolavoro di Gabriel García Márquez (1927-2014). Lo scrittore lavorò febbrilmente a quest’opera nei diciotto mesi precedenti la pubblicazione, nella sua casa di Città del Messico. Ma lo spunto, l’idea per elaborare questa opera, viene coltivata con gli anni; infatti è giovanissimo quando inizia a considerare la possibilità di costruire una saga familiare che fosse allo stesso tempo lo specchio deformato della sua Colombia. Il titolo provvisorio resta a lungo “La casa”, come lo stesso Márquez dichiarò in un’intervista. Il manoscritto è ambientato nell’isolatissima cittadina di Macondo, situata nella Colombia caraibica. È qui che si svolge l’intera vicenda ed è qui che sette generazioni si succedono. La famiglia Buendía conta personaggi assurdamente longevi. Ursula Iguarán, la più vecchia donna di casa Buendía, vivrà addirittura 120 anni, arrivando a conoscere quasi tutti i membri della famiglia.

Lo scopo di questa grande famiglia è attendere l’arrivo di un nascituro con la coda di “porco”. In realtà lo scrittore vuole sottolineare il dramma della solitudine che spesso colpisce anche le famiglie più numerose. Pubblicata nel 1967, è una delle opere più amate della letteratura e per diversi anni ha subito l’assalto di diversi produttori cinematografici che volevano trasformarla in un film. Ma come hanno dichiarato i figli di Gabriel García Márquez: “Per decenni, nostro padre è stato riluttante all’idea di vendere i diritti di “Cent’anni di Solitudine”, perché credeva che non potesse essere realizzato un adattamento nel tempo ristretto di un film o che produrlo in una lingua diversa dallo spagnolo non gli avrebbe reso giustizia”.


Questo almeno fino ad ora. Dopo la morte dello scrittore, infatti, i figli hanno deciso di accettare l’offerta della piattaforma di streaming americana Netflix che ha acquistato i diritti per farne un cult televisivo ad episodi. Non un film, quindi, ma una serie. I produttori esecutivi saranno i figli del romanziere, Rodrigo García e Gonzalo. Francisco Ramos, vicepresidente per i contenuti originali in lingua spagnola, ha dichiarato di aver già provato ad acquistare i diritti in passato ma di avercela fatta solo oggi, questo grazie ai successi che Netflix ha ottenuto con Narcos e Roma. Quindi i figli del premio Nobel della letteratura, prima di accettare la proposta, hanno voluto una dimostrazione che la piattaforma potesse garantire un prodotto all’altezza per una storia di quella levatura. Il colosso americano ha dimostrato che anche un prodotto di lingua spagnola può competere con le saghe in inglese. Quindi ora non ci resta che aspettare la serie sulla storia infinita della famiglia Buendia e sulla città di Macondo. La data di uscita non è stata ancora annunciata, ma varrà la pena di aspettare.