La Rupa smentisce le “infondate” accuse di combine sportiva

EDIT: la Rugby Union Players’ Association (RUPA) ha ribattuto al report che sosteneva che i Wallabies sarebbero stati indagati per aver truccato una partita dopo aver perso un test di prova per cui erano considerati i favoriti “diversi anni fa”.
Un report del Sydney Morning Herald di giovedì notte suggerisce che i Wallabies siano stati indagati per una combine sportiva diversi anni fa e che un officiale sportivo abbia raccomandato la riapertura dell’indagine.
Il report sostiene che ci sia una “grossa preoccupazione” riguardante una sconfitta dei Wallabies e che ci siano state attività sospette in un match di prova per cui i Wallabies erano ampiamente dati per vincitori.
La RUPA ha risposto al report venerdì sera, descrivendo la storia come un “report condotto con fare da pettegolezzo, che si basa su rumour”.
“La RUPA è estremamente contrariata dalle infondate accuse sollevate sul Sydney Morning Herald di questa mattina, che mettono in discussione l’integrità di tutti i giocatori che abbiano indossato la divisa dei Wallaby”, recita la dichiarazione.
“La RUPA è sempre impegnata ad assicurare la massima integrità in tutti gli eventi sportivi, e per questo, imploriamo chiunque abbia una qualsiasi prova di atto improprio a riportarla immediatamente alla Rugby Australia.
Se non si è in posseso di tali prove, chiediamo a quelli coinvolti di smetterla di diffamare i nomi e le reputazioni dei giocatori riportando quelli che restano solo dei pettegolezzi”.
Michael Hooper dei Wallabies aveva affermato il venerdì precedente di essere sorpreso di aver letto le accuse sollevate contro i Wallabies per combine sportiva ma che era certo del fatto che non fosse accaduto nulla di illecito durante il suo periodo nella squadra.
“L’ho visto la scorsa notte, ne sono rimasto un po’ schockato ma dopo ho visto il commento della Rugby Australia questa mattina e credo che abbia decisamente messo a tacere la questione, quindi non sto davvero pensando a questo attualmente”, ha detto venerdì intervistato durante il Captain’s run dei suoi Waratahs.
“Non sono particolarmente sorpreso o offeso, no… è semplicemente qualcosa che è venuto fuori all’improvviso. Non mi ci sto concentrando troppo. Spero non ci sia null’altro a riguardo.”
Hooper, che ha fatto il suo debutto nei Wallabies nel 2012, è uno dei più agguerriti giocatori del rugby australiano e internazionale e ha affermato di avere fiducia nel fatto che nessuno dei suoi compagni di squadra sia mai stato coinvolto in nulla di ciò che le suddette accuse suggeriscono.
“Non puoi dare nulla se non il cento per cento. Questo è il modo in cui sono fatto ed i ragazzi con cui ho giocato sono fatti tutti della stessa stoffa e sono sicuro di parlare anche a nome loro in questo momento”, dice.
Non ci sono prove che qualcuno degli attuali Wallabies sia stato coinvolto in qualsivoglia forma di match truccato.
La Rugby Australia ha negato che sia mai esistito un caso che indagasse i Wallabies per combine sportiva e che pertanto tale caso potesse ora venire riaperto.
Inoltre, anche l’autorità regolatoria ha rilasciato una dichiarazione venerdì mattina, negando che tale indagine sia mai stata condotta e aggiungendo che se qualcuno avesse prove di una partita truccata dovrebbe subito farlo sapere.
“Un titolo allegato ad un report del Sydney Morning Herald di oggi suggerisce come la Rugby Australia abbia indagato un match di prova dei Wallabies “di svariati anni fa” in relazione alla possibilità di aver truccato la partita”, recita la dichiarazione.
“La Rugby Australia desidera confermare che essa non ha riscontrato alcuna prova riguardo l’attività di scommessa illecita o di combine sportiva e non ha alcun registro comprovante che tale indagine sia mai stata svolta nel passato”.
“La Rugby Australia prende molto seriamente qualsiasi segnalazione di partita truccata ed investigherebbe sempre a fondo nel caso una persona o entità fornisca informazioni alla Integrity Unit”.