L’attrice Antonietta Bello si racconta a Trend&Moda: carriera,sogni e progetti

Occhi chiari vispissimi, capelli di un bel colore ramato, indubbiamente bella, parlare con lei è uno scambio di energia,una persona che ama molto  il suo lavoro e nella chiacchierata con lei è stato quasi tangibile, lei è Antonietta Bello, giovane attrice friulana, che ha studiato al Teatro Stabile di Genova e al Teatro di Roma, ha preso parte a tantissimi spettacoli teatrali, da “Maria Stuarda – di giochi feroci e di corone violate”, a “I due gentiluomini di Verona” regia di Giorgio Sangati a “Le tre sorelle” di Cechov,  solo per citarne alcuni, ma sono tantissimi, ha recitato in fiction importanti come “Che Dico ci aiuti 2”, “Don Matteo 9”, “Un medico in famiglia 9”,”Un passo dal cielo 3”, “Braccialetti rossi 3”,”Le tre rose di Eva 4,”M” di Michele Santoro.Ha recitato in alcuni film importanti come “Lovers” , “The space between”,”La buca”, “Il volto di un’altra”. Ha preso parte ad alcune web series, videoclip, spot pubblicitari,cortometraggi e ha vinto alcuni premi :”Oscar dei giovani”, “Premio Totò d’oro”,menzione speciale al Festival del Teatro Antico di Tindari . Conosciamola più da vicino.

 Il tuo amore per la recitazione è nato con il teatro ?

Si.. a scuola.. e per divertimento! E anche  un po per invidia, quella sana, si intende!Mi spiego: ai tempi, prima superiore, mia sorella gemella cominciò a fare un laboratorio scolastico, mentre io no, mi sentivo troppo timida e impacciata. Insomma non faceva per me. A fine anno andai a vedere il saggio e scoprii che si era divertita, aveva amici e un ragazzo,io no! Fu li che capii che dovevo farlo anche io!Scherzi a parte, poi fu molto dopo, all’Università che scoprii che oltre al divertimento e ai benefici esistenziali personali, c’erano molte altre cose,  fondamentali e collettive e che potevo farne un lavoro.

 Perchè hai scelto il Teatro Stabile di Genova per studiare ? 

Perchè mi piaceva l’atmosfera familiare e di piccolo nido caldo in cui poter portare avanti la mia formazione. Dove poter sbagliare e fare tanto e come volevo io. E cosi è stato. Ho amato quel teatro, tantissimo e ho amato anche quella città, per me un po’ mamma un po’ nonna. E, sia il teatro, sia Genova, hanno un posto speciale nel mio cuore.

Hai lavorato in molte fiction importanti, Che Dio ci aiuti, Don Matteo, Un medico in famiglia, Braccialetti rossi, solo per citarne alcune, c’è un aneddoto che ricordi in modo particolare legato ad una di esse ? 

Non scorderò mai una scena collettiva a Braccialetti Rossi.. eravamo talmente tanto talmente stanchi talmente tutto che la rifacemmo 20 volte… E io dovevo piangere… Indimenticabile!Ma anche perchè l’atmosfera era talmente serena, in particolare con Giulio, colui che faceva mio marito, che alla fine abbiamo riso fino a star male.. fino a piangere, appunto!

 Si creano rapporti di amicizia tra colleghi mentre si gira un film o una fiction? 

Ovviamente si. Guardate, il set non è nulla di diverso da ogni altro ambiente lavorativo, perciò ci di conosce, ci si vuol bene, ci si sta antipatici..Un po’ come un ufficio postale!

Hai recitato anche in film importanti come La buca, Il volto di un’altra, Lovers, che differenza c’è tra recitare in una fiction e in un film ? 

Si c’è. Ma principalmente la differenza è il tempo a disposizione. Ed ecco che se al cinema puoi permetterti di ossessionarti per bene, e puoi essere preciso al millimetro in certe cose e improvvisare là dove sai che puoi e mischiare per bene queste due cose per raggiungere il tuo meglio (per me almeno è cosi, e non sapete quanto godimento porti..) in televisione hai meno tempo, quindi devi giocarti e spenderti in modo diverso, senza scendere di qualità si intende..!

 In questo momento a cosa stai lavorando ? Progetti futuri?

Non sarò breve!Nel senso che sto lavorando a un mucchio di cose teatrali attualmente, dopo M, fiction e cinema hanno lasciato spazio al teatro! Due spettacoli col Teatro Nazionale di Roma,assistente regista per “Hamletas” al teatro Eliseo per l’apertura della stagione off,insegnante tutor presso l’Università Luiss di Roma per un Master in produzione, prossimamente protagonista per il Teatro Stabile del Veneto e ovviamente i miei impegni qui, in Abruzzo…Tanta roba.

 Il tuo sogno nel cassetto ? 

Avere un  ruolo cinematografico di una protagonista forte, ma pur sempre donna, ambigua insomma,frastagliata. Che ne so.. l’avvocatessa dei diritti civili che trattò il primo processo anti stupro in Sicilia per esempio.. E magari chissà.. incrociamo le dita!

 Hai lavorato con tanti attori e attrici, i tuoi preferiti ? 

Roberto Herlitza. Mostro sacro. Dopo che ho lavorato con lui ho pensato: “posso anche morire adesso!!!!”E ovviamente Lino Guanciale. È il più bravo, lo so io lo sapete voi!

Grazie Antonietta Bello per il tuo entusiasmo e per il tempo che hai dedicato a Trend&Moda!

 

Roberta Maiolini