L’inebriante euforia nel ricordo della prima pedalata

Tutti ricordano la prima volta che l’hanno vista, la prima volta che l’hanno stretta tra le mani. Montarci su per  provare a domarla, tenerla ferma quando sembrava voler scappar via veloce e stabilire infine quell’eterno feeling è stata una grande impresa. Abbiamo imparato a condividere con lei piaceri e sofferenze, ha saputo regalarci grandi soddisfazioni intervallate da cocenti delusioni. Chi l’ha provata, anche solo per una volta, sa quanto sia difficile resistere al suo fascino, alle sue tentazioni e sa quanto sia difficile smettere di amarla. Eh sì, la bicicletta è tutto questo e anche di più. Difficile spiegare a parole quel turbinio di sensazioni che si provano con la prima pedalata, l’inebriante euforia che t’assale e quell’enorme sorriso stampato sul viso. Conosce alla perfezione i tuoi punti deboli ed esalta i tuoi punti di forza. Non ti abbandona mai, resta lì ad attenderti per giorni, mesi, a volte anni, ma è sempre pronta a seguirti in cima al mondo. Non ha bisogno di grandi attenzioni, ma è sempre grata nei confronti di chi le dimostra stima e rispetto prendendosene cura. Lei sa come far star bene le persone, renderle allegre e spensierate, forti e determinate nell’affrontare le salite della realtà quotidiana. In sella si conosce la fatica, si affrontano sforzi interminabili, ma si gode anche del piacere di una lunga discesa e quello di arrivare da soli in vetta staccando tutti gli altri. Ci si sorprende, felicemente stanchi, al termine di un’uscita impegnativa pronti a pianificare la successiva, incuranti delle condizioni metereologiche e degli acciacchi fisici. Si, perché in sella alla propria bici si è sempre pronti ad accettare nuove sfide, affrontare il meteo inclemente e le tortuose strade che ci aspettano lungo il nostro cammino. L’esempio dei grandi campioni del ciclismo è sempre lì dinanzi ai nostri occhi, scolpito su una roccia, inciso su una targa, indelebilmente impresso nelle nostre menti. Gli atleti che, con gesta eroiche, sono riusciti a raggiungere la vetta annullando i diretti avversari e infiammando le folle lungo le strade, hanno spesso goduto di una gloria effimera, pagando a caro prezzo la loro ingenua schiettezza. Chi ha avuto il piacere di conoscerla bene, sa che la bicicletta riflette perfettamente l’essenza dell’essere umano, ovvero proietta su strada un esatto spaccato della vita reale, perché “insegna cos’è la fatica, cosa significa salire e scendere…insegna a vivere”  I.B. Sappiamo benissimo che nella vita si fa così tanta fatica per arrivare in cima che poi è un attimo a ritrovarsi a valle. Quindi non importa quando sia lunga e faticosa la salita…spera solo che  non finisca mai. Antonio Conte.