Luigi Tenco: ecco i versi d’amore del cantautore italiano più grande di tutti i tempi

Era la notte tra il 26 e il 27 gennaio 1967, quando, nella stanza n. 219 dell’Hotel Savoy a Sanremo, moriva Luigi Tenco, durante il Festival canoro. Luigi aveva solo 29 anni e fu ritrovato dalla cantante francese Dalidà che lo aveva convinto a partecipare al Festival con il brano Ciao Amore Ciao. 

La canzone, però, fu esclusa in favore di Io, tu e le rose di Orietta Berti e La rivoluzione di Gianni Pettenati. Ormai, ad oggi è chiaro che si trattò di un suicidio: una Walther PPK calibro 765 e un biglietto con la sua calligrafia su un tavolino.

Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e ad una commissione che seleziona La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi”.

Ciao Amore Ciao ha segnato il testamento di Tenco, ma durante la sua carriera, breve, ma intensa, diverse furono le canzoni d’amore che hanno allietato e accompagnato milioni di italiani.
Ne abbiamo selezionate alcune.

Ciao Amore Ciao (1967)

“…. Andare via lontano
a cercare un altro mondo
dire addio al cortile,
andarsene sognando.
E poi mille strade grigie come il fumo
in un mondo di luci sentirsi nessuno.
Saltare cent’anni in un giorno solo,
dai carri dei campi
agli aerei nel cielo.
E non capirci niente e aver voglia di tornare da te.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao.
Ciao amore,
ciao amore, ciao amore ciao….”

Lontano Lontano (1966)

E lontano lontano nel tempo
qualche cosa negli occhi di un altro
ti farà ripensare ai miei occhi
i miei occhi che ti amavano tanto
E lontano lontano nel mondo
in un sorriso sulle labbra di un altro
troverai questa mia timidezza
per cui tu mi prendevi un pò in giro …”

Vedrai Vedrai (1965)

Vedrai, vedrai..
vedrai che cambierà,
forse non sarà domani,
ma un bel giorno cambierà.
Vedrai, vedrai…
non son finito, sai,
non so dirti come e quando,
ma vedrai che cambierà…”

Mi sono innamorato di te (1962)

Mi sono innamorato di te
perché non potevo più stare solo:
il giorno volevo parlare dei miei sogni,
la notte parlare d’amore…”

Ho capito che ti amo (1964)

Ho capito che ti amo
quando ho visto che bastava un tuo ritardo
per sentir svanire in me l’indifferenza
per temere che tu non venissi piu.
Ho capito che ti amo
quando ho visto che bastava una tua frase
per far sì che una serata come un’altra
cominciasse per incanto a illuminarsi”..

Se stasera sono qui (1967)

“Se stasera sono quì, è perché ti voglio bene
E’ perché tu hai bisogno di me, anche se non lo sai.
Se stasera sono quì, è perché so perdonare
E non voglio gettar via così, il mio amore per te…”

Ragazzo mio (1964)

“..Ragazzo mio,
un giorno i tuoi amici ti diranno
che basterà trovare un grande amore,
e poi voltar le spalle a tutto il mondo.
Non devi credere, no,
non metterti a sognare
lontane isole che
non esistono;
non devi credere, ma,
se vuoi amar l’amore,
tu non gli chiedere
quello che non può dare..”

Angela (1962)

“…Angela, Angela, angelo mio,
quando t’ ho detto che voglio andarmene,
volevo solo vederti piangere,
perché mi piace farti soffrire.
Volevo farti piangere,
vedere le tue lacrime,
sentire che il tuo cuore
è nelle mie mani…”