Nadia Toffa definisce il cancro un dono e il popolo social insorge

Parlare della malattia del secolo è una cosa delicata, è un argomento pungente, spigoloso, si spera nella ricerca, nelle cure, si prega, ci si dispera, chi ha avuto o ha a che farci certo felice non è. Credo in tanti abbiamo seguito Nadia Toffa, abbiamo pregato per lei, chi crede, ci siamo dispiaciuti che la “Iena” dovesse combattere una battaglia così difficile. Lei in realtà non ha mai smesso di sorridere, ha tenuto tutti costantemente informati attraverso i social, delle sue condizioni di salute, ha postato le foto con la parrucca, con i foulards colorati indossati come turbanti, con la madre che la bacia, con le sorelle, insomma siamo tutti entrati nella sua vita.

Qualche giorno fa ha pubblicato la foto con il libro che ha scritto e che uscirà il prossimo 9 Ottobre, “Fiorire d’inverno”, che comunque chi vuole può già ordinare online,accompagnato da queste parole :” Ecco qui Ragazzi, in questo libro vi spiego come sono riuscita a trasformare quello che tutti considerano una sfiga, il #cancro,in un dono, un’occasione, una opportunità. 
A come riuscire a fiorire d’inverno cioè nel periodo più difficile dell’anno. La stagione più fredda quando tutti dormono, non vivono. Stanno chiusi. Aspettano.
E come invece abbia scoperto che questo sia diventato il momento più speciale e unico.
Una creatura, questo libro, nata nel periodo più difficile della mia vita eppure vi inonderà di gioia. Lo troverete pieno d’amore. “FIORIRE D’INVERNO.perché non ho mai sospeso la vita per la malattia, per il cancro e nessuno dovrebbe farlo. Ecco come ci sono riuscita io.  E se ci sono riuscita IO……CI può riuscire chiunque. Infatti sorrido ogni giorno di più alla vita. Strano eh?! Inaspettato direi. Aspetto di sapere cosa ne pensate della storia mia vita, raccontata in questo libro in cui c’è tutta la mia intimita’ in cui vi apro il mio cuore 
un abbraccio fortissimo dalla vostra N.”

 

https://www.instagram.com/p/BoBRWE2imsV/?taken-by=nadiatoffa

 

Inutile dirvi credo che si sono scatenati commenti come se piovesse, molti, moltissimi di critica, ai quali Nadia Toffa  ha cercato di rispondere dicendo che vuole solo dare forza alle persone malate come lei.Nadia è una combattente, è una grande inviata delle “Iene”, ha portato avanti inchieste importanti, è bravissima nel fare il suo lavoro, lo fa con caparbietà, professionalità e sensibilità. Il discorso in questo caso però è davvero delicato, ci sono tante persone che non ce l’hanno fatta, che hanno lottato come leoni nella foresta ma non sono riuscite a venirne fuori, persone che non hanno potuto sostenere cure costose, oppure provare a curarsi fuori dalla propria città in centri definiti di eccellenza per alcuni tipi di cancro, le variabili sono moltissime. Il putiferio non si è scatenato solo sui social ma su tutti i quotidiani, fior di giornalisti hanno commentato quello che io definisco “il post avventato di Nadia Toffa”. Comprendo che lei ha lottato e lotta tutti i giorni, ma chi ha perso una persona che amava non può capire la definizione “il cancro è un dono”, no perché se porta morte in una famiglia non può essere un dono, se porta sofferenza non può essere un dono, se porta disperazione non è un dono.Non tutti possono permettersi di reagire, a volte le cure sono devastanti, a volte il fisico si debilita e non ce la fa. E’ un discorso troppo complesso, troppo delicato, per affrontarlo ci vuole una grande sensibilità, che a Nadia Toffa sicuramente non manca, tanto che è riuscita a farne un libro, ma bisognerebbe avere la stessa anche verso chi soffre, ha sofferto e non sa se ce la farà, infondere energia va bene, ma  sul dizionario italiano il significato è questo :”donare, dare una cosa in dono,donazione, elargizione , omaggio, regalo.”

Roberta Maiolini