Poker Juventus, Napoli corsaro, ok Lazio e Inter. Che Toro!

Negli anni 80 era la madre di tutte le partite, alcuni in settimana l’hanno ribattezzata come la lotta tra il bene e il male, è sicuramente Zeman contro la Juve, la prima del boemo allo Juventus Stadium… Questa Juventus-Roma si è pero rilevata solamente la partita tra la squadra più forte del campionato, la Juventus, e una squadra completamente allo sbando, la Roma. Primo tempo sin troppo facile da commentare: la difesa della Roma fa acqua da tutti i lati, la Juve è pericolosa in ogni occasione in cui la palla supera la metà campo giallorossa, e di fatto bastano elementari tagli centrali ai padroni di casa per trovare la via della porta. All’11imo è proprio da un’occasione del genere che nasce la punizione dal limite che Pirlo trasforma portando in vantaggio i suoi. Al 16imo Castan si oppone col braccio ad un tiro avversario, rigore: dal dischetto Vidal trasforma il 2-0. Appena tre minuti dopo e ancora Vidal pesca Matri in mezzo all’area, il centravanti batte Stekelenburg per la terza volta. Solo la traversa, poi, frena le offensive di Marchisio e Vucinic. Al riposo si va sul 3-0 e il risultato va stretto alla Juventus. Il secondo tempo ci si attendeva una risposta della Roma, ed invece è sempre e solo Juve. Solo al 70imo i giallorossi accorciano le distanze: rigore giusto per gli ospiti, Osvaldo trasforma. L’ultima emozione, però, è nuovamente di marca bianconera: Barzagli, versione Beckenbauer , va via in proiezione offensiva, ottimo l’assist per Giovinco, il neo-entrato salta Stekelenburg e sigla il 4-1. Finisce così, secondo poker consecutivo contro la Roma allo Juventus Stadium per la Vecchia Signora. Roma troppo brutta per essere vera. Nel pomeriggio il Milan fa visita al Parma, Donadoni sfida il suo passato (ed il futuro?) forte di sei vittorie ed un pari negli ultimi sette incontri casalinghi. Il Milan parte bene ma il campo allentato dalla tanta pioggia, non sembra aiutare il duo d’attacco El Sharaawy Bojan, scelto da Allegri. Alla mezz’ora Il Piccolo Faraone parte dalla propria metà campo, si beve 3 giocatori ma sbaglia tutto cercando di servire Bojan. Il Parma non sembra assistere Amauri, troppo solo nell’attacco parmigiano, per creare apprensioni ad Abbiati. Nel secondo tempo si parte forte, contropiede dopo quattro minuti, gestito ottimamente dal divolo, porta al primo gol della gara: Bojan apre per El Shaarawy, che si fuma Zaccardo in velocità e batte Mirante, 0-1 al Tardini. Il Milan cerca il raddoppio ma è il palo a dire di no a Nocerino; il Parma sembra comunque più vivace rispetto ai primi 45 minuti, grazie all’ingresso di Biabiany e al 66imo trovano il gol del pari, grazie alla punizione di Galloppa, conquistata dal limite dell’area da Ninis. Al Tardini finisce 1-1. Pareggio giusto dopo un primo tempo scialbo ed una ripresa più tonica. Vince e convince il Napoli. Corsara la squadra di Mazzarri espugna il Marassi, e conquista tre punti molto preziosi per una classifica da vertice. Prima frazione all’insegna dell’aggressività blucerchiata, ma con poche occasioni sia da una parte che dall’altra, tanto che l’unica cosa degna di nota è l’espulsione del tecnico napoletano, reo di aver detto qualcosa di troppo nei confronti dell’arbitro. Al del 20imo della ripresa grande azione di contropiede del Napoli. Hamsik, lanciato da Inler, arriva in area e viene atterrato da Gastaldello. Espulso il blucerchiato, rigore e gol di Cavani. 1 a 0 Napoli. Una Samp mai doma si rovescia in attacco, ma si finisce senza altri sussulti. Napoli vittorioso a Genova. Danno continuità ai sogni di alta classifica anche Lazio e Inter. Dopo la batosta di Napoli, la Lazio torna solida e vince 2-1 (Ederson,Ledesma – Paci) contro un avversario che non è stato in grado di ripetere le ultime buone prestazioni. La squadra di Petkovic sale così al secondo posto in classifica a quota 12. Nel posticipo serale altra bella prova dell’Inter, che raggiunge cosi la Lazio. Scontro difficile quello contro la Fiorentina, ma prova di forza della squadra di Stramaccioni che ‘’espugna’’ il Meazza fin lì tabù. I viola non vanno oltre la rete di Romulo, non delude sul piano del gioco la squadra di Montella, ma manca il cinismo sotto porta, problema noto al quale il tecnico deve cercare di porre rimedio. Cinismo, che oggi ha accompagnato la squadra nerazzurra grazie soprattutto ad un Cassano super ispirato, lo scarto sarebbe stato più amplio se solo Milito non si dimostrasse cosi impreciso sotto porta. Inter 2 Fiorentina 1 (Milito,Cassano – Romulo). Straripante anche il Torino di Mister ‘’libidine’’ Ventura. I granata offrono una prestazione spumeggiante asfaltando l’Atalanta per 1-5. Si è visto in campo, il gioco frizzante e spumeggiante che tecnico granata vuole dai suoi uomini. L’allenatore può ritenersi soddisfatto per la prestazione dei suoi giocatori, in particolare di quel Cerci, fortemente voluto nel mercato estivo e che lo sta ripagando con giocate piene di estro. In terra sicula i tifosi palermitani sono pronti a votarsi al loro nuovo Santo, San Miccoli . Il folletto rosanero sembra saper bene, che quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. Tenuto in panchina per due giornata consecutive, lascia esplodere una rabbia agonistica senza precedenti rifilando tre goal, uno più bello dell’altro (incredibile il terzo da quasi metà campo, un goal da cineteca, da vedere e rivedere). Il Chievo non può far altro che assistere all’impresa del Romario del Salento. Palermo 4 Chievo 1. Nell’anticipo delle 12,30 pareggio a reti inviolate tra Udinese e Genoa. Udinese per confermarsi davanti al proprio pubblico, il Genoa per testare nuovamente l’assetto trasferta dopo il colpaccio dell’Olimpico. Bianconeri orfani di Di Natale che paga con la mancata convocazione, una discussione con Guidolin. Sembrava una partita che prometteva gioco e spettacolo e invece ha vinto la noia con le due compagini che si dividono la posta in gioco. Chiudono la sesta giornata l’Impresa del Pescara di mister Stroppa , che espugna il campo del Cagliari bissando il successo di 4 giorni fa sul Palermo; e la vittoria per 4-0 del Bologna che si sbarazza facilmente di un Catania in versione vacanza. Guarente, doppietta di Gilardino e Kone le firme di una domenica perfetta per i padroni di casa.