Quando per farci sognare non serviva un computer, ma bastava la fantasia…

All’industria cinematografica, negli ultimi tempi, vengono mosse tante critiche, ma la più dura da digerire è forse quella legata al fatto che i grandi produttori di Hollywood non sono più disposti a rischiare. Oggi l’industria degli effetti speciali ha reso possibile meraviglie incredibili, eppure si ha l’impressione che la cosa più importante, la fantasia, sia arrivata al capolinea. Lo testimonia il fatto che si preferisca fare remake di grandi successi (vedi Mary Poppins, il libro della giungla, il re leone, la bella e la bestia) condendoli in salsa silicon graphics, o al limite puntare sull’ennesima versione di un prodotto che funziona (vedi gli Avengers), ma guai a dare spazio a nuovi prodotti.

Qualcuno sostiene che si tratti di un discorso economico e che a Hollywood siano sempre meno propensi a rischiare. Silvester Stallone, in una recente intervista, ha dichiarato che probabilmente oggi un film come Rocky non sarebbe mai stato prodotto. Eppure negli anni 70-80, senza i supercomputer che creavano gli effetti speciali, vennero girati capolavori che ancora oggi affascinano e ispirano le nuove generazioni. Come era possibile? Un vecchio libro si intitolava “quattro chiodi e un po’ d’ingegno”, forse è tutta lì la formula, basta ingegnarsi e lavorare di fantasia, come si faceva qualche anno fa.

E’ affascinante osservare con attenzione foto come quelle che seguono, in cui per creare effetti speciali veniva usata fantasia, arte e tanto (tantissimo) ingegno. Oggi, invece, nonostante l’enorme capacità di calcolo dei computer, non si riesce a tirare fuori dal cilindro qualcosa di tanto innovativo, come i primi Star Wars, lo squalo, Ghostbusters o Indiana Jones. Non possiamo dire che gli effetti speciali di ieri siano migliori di quelli di oggi, però è indubbio che con budget ridicoli e con un po’ di fantasia vennero creati dei capisaldi del cinema, che non vennero mai più eguagliati, mentre oggi, con tutta questa potenza di calcolo e con budget stellari, l’industria cinematografica si limita a fare remake o film che, nel migliore dei casi, durano pochi mesi al botteghino, per poi cadere per sempre nel dimenticatoio.