Roberta Calandra è l’autrice de La Strategia del Colibrì: “Volevo giocare con i modi assurdi di fare politica”

Due donne, l’una l’opposto dell’altra. Paola assistente del sindaco della città, Cloé organizzatrice di eventi. Ideologie politiche diverse, caratteri e sensibilità incompatibili, vite private agli antipodi, eppure costrette ad affrontare una situazione che le metterà alla prova con la propria reciproca umanità. Un politico misterioso detto “Il Presidente” le convoca nello stesso ufficio in piena notte per organizzare i dettagli di un convegno che dovrebbe cambiare le sorti dell’umanità. I più importanti capi di stato parteciperanno ad un summit internazionale che coinvolgerà inoltre le figure religiose e scientifiche più note al mondo. Un incontro per dialogare sulla pace.

Questo e molto altro è “La Strategia del Colibrì“, spettacolo diretto da Massimiliano Vado e con Valentina Ghetti, Barbara Mazzoni e Livio Beshir. Roberta Calandra, scrittrice e sceneggiatrice, è invece l’autrice del testo teatrale che sarà in scena al Teatro Cometa Off, lunedì 6 maggio, martedì 6 e mercoledì 8, ore 21

Come nasce questo testo e come mai questo titolo così particolare?
La storia nasce perchè cercavo un’idea per la mia cara amica, Barbara Mazzoni e avevo il desiderio di raccontare una storia al femminile che non fosse il “solito innamoramento dell’ amico gay” o “il tradimento del marito”. Cercavo un ambito di esplorazione differente e mi è venuta in mente questa tematica della pace nel mondo trattata in maniera comica e anche grottesca. Inizialmente lo spettacolo ha avuto un lungo excursus di titoli. Prima si chiamava “Atlantide”, perchè volevo richiamarmi all’idea dell’ antico continente pacifico scomparso. In realtà qualsiasi cosa aveva questo nome, quindi abbiamo trovato “Lemuria”, simile ad Atlantide, ma poi il regista Massimiliano Vado ha pensato che fosse meglio trovare un altro nome. Quindi in maniera molto divertita ci è venuto in mente che esiste una favola africana che ha protagonista questo piccolo uccellino, il colibrì, che portando una goccia di acqua sull’incendio, convince tutti gli animali a salvare la foresta. Quindi abbiamo deciso di dargli questo titolo.

Perchè due donne e un uomo protagonisti di una storia che li vedrà rapportarsi con qualcosa più grande di loro?
Si, Valentina Ghetti e Barbara Mazzoni sono le protagoniste, insieme a Livio Beshir che interpreta Barack Obama. C’era la volontà di divertirsi sui modi assurdi che si hanno oggi di fare politica, del fatto che spesso persone completamente incompetenti vengono messe ad organizzare delle cose delicatissime. Si gioca su questo. Valentina e Barbara sono apparentemente l’opposto, una superprogressista, l’altra superconservatrice, una molto rigida e una svaccatissima. In realtà il loro processo personale e intimo diventerà il veicolo più grande della storia.

Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
Da sempre! Ero una bambina fissata che ha imparato a leggere e scrivere a 4 anni, volevo fare la giornalista e la scrittrice. Poi ho studiato sceneggiatura al centro sperimentale di cinema e ho fatto varie cose, ma da circa 8 anni mi concentro di più su progetti personali, sia teatro che romanzi.

Da sceneggiatrice, cosa pensi del teatro italiano oggi?
Oggi è difficile fare teatro, perchè costa tanto, girano pochissimi soldi, le persone sono pigre e guardano la tv e non hanno voglia di uscire. Inoltre è molto rara la figura del distributore, c’è un grande impegno e si vorrebbe che i propri spettacoli vadano in giro per l’Italia e invece spesso restano confinati nella città dove nascono. E’ una fatica immane, però è un pò una vocazione, se continui a farlo è come dire “volevo fare il prete”!

Tornando a questo spettacolo, perchè dobbiamo venire a vederlo?
Perchè ne uscirete esilarati con una visione stravolta della vita stessa