Trend&Moda incontra il ballerino di Amici17 Daniele Rommelli: “la danza è per tutti, non dipende dal fisico ma dalla testa che uno ha”

Trend&Moda ha incontrato Daniele Rommelli, ballerino del talent di canale 5 Amici di Maria De Filippi, ultimo eliminato della scorsa puntata del serale. Daniele è nato nel 1993 e vive a Imperia con i genitori, proprietari di un’azienda agricola. Ha iniziato a ballare a 11 anni e da 4 anni va periodicamente a Los Angeles dove sta perfezionando il suo stile e ha iniziato a fare spettacoli con una crew. Si reputa sincero e se pensa che una cosa sia ingiusta è pronto ad andare contro tutto e tutti. Uno dei ballerini più amati di questa edizione che si confida, in un’intervista a cuore aperto, mostrando la sua determinazione e la sua umiltà nel raggiungere il suo più grande sogno, quello di diventare un giorno un coreografo famoso in tutto il mondo come Luca Tommassini, direttore artistico di questo serale.

Ciao Daniele, grazie per essere qui con noi di Trend&Moda. Come e quando nasce la tua passione per la danza?

Avevo 11 anni e c’era un programma al tempo che si chiamava Top of the Pops e guardavo sempre questi ballerini dietro, che non se li guardava mai nessuno, però loro si divertivano un sacco e io volevo essere loro, volevo essere quello che “vabbè non mi guarda nessuno ma mi voglio divertire”. Lì è nata la cosa “voglio ballare”, e poi è stato un susseguirsi di step, ho iniziato in una scuola piccolina e piano piano mi sono appassionato sempre di più. Dopo sono stato a studiare negli Stati Uniti, sono cinque anni che passo la maggior parte del mio tempo a Los Angeles dove studio e ballo in una compagnia.

Sei entrato nella scuola di “Amici” voluto fortemente da Veronica Peparini. Qual è il momento più bello della tua esperienza?

Sicuramente il momento più bello è stato sentirsi dire dalla maestra Veronica Peparini  “per me lui rappresenta il mio concetto della danza”. È una frase forte da sentirsi dire, quindi sicuramente posso dire che è stato il momento più bello della mia esperienza nella scuola.

Il momento più difficile che hai affrontato invece all’interno del programma?

Quello più difficile è stato senza dubbio quello dell’eliminazione.

Hai qualche rimpianto rispetto al tuo percorso?

Rimpianto no, che si possa sempre fare meglio è un dato di fatto. Non ne ho mai avuti di rimpianti e non ne voglio avere.

Subito dopo la formazione delle squadre, sei stato al centro di critiche (come altri tuoi compagni) da parte dello scorso vincitore del talent, Riccardo Marcuzzo. Riki criticava il vostro atteggiamento e rammarico dopo aver visto che molte coppie e i legami più forti erano stati “divisi”. Cosa ne pensi delle sue parole?

Mi ha fatto ridere ma per un semplice motivo, perché credo che lui, essendoci passato in quel momento, dovrebbe capire le pressioni che abbiamo addosso in quei momenti. Lui le ha vissute, quindi mi fa ridere perché mi chiedo “cavolo come ha fatto a scrivere una roba del genere, tra l’altro in quel modo, dando delle “teste di…” a dei ragazzi che tra l’altro sono nella stessa situazione in cui tu sei stato poco tempo fa, quindi da parte tua dovrebbe esserci un po’ di comprensione”. Mi viene anche da dire che, evidentemente, non ha neanche legato così tanto come io posso aver legato con Lauren. Come ho già dichiarato in una precedente intervista, non mi sento in colpa di niente di quello che ho fatto, ho semplicemente esternato un sentimento che si chiama tristezza. Non mi giustifico di questa cosa per un semplice motivo, perché la tristezza è un sentimento come l’allegria, però l’allegria non viene considerata perché è una cosa allegra, la tristezza invece fa parlare ma in realtà è un sentimento come gli altri e io l’ho esternato.

Subito dopo la tua eliminazione hai lanciato un appello, quello di continuare a difendere l’arte, senza criticare o insultare quelli che vogliono vivere di questo. È stato un momento molto bello che ha commosso tutti. Ti senti di voler dare altri consigli a tutte le persone che vorrebbero vivere di questo mestiere?

C’è una frase famosa che dice “la danza è di tutti ma non per tutti“. Vorrei anche spiegarla, questa cosa si riferisce alla testa di cui uno ha bisogno nel ballare o nel fare la propria passione, non si riferisce a chi sei, a come sei fatto o da dove vieni. Tutto quello che riguarda il giudizio sul fisico, su queste cose qua, non ha senso perché con l’impegno si può fare tutto e non serve essere tutti uguali per farlo. Io ne parlo per quanto riguarda il mio stile. Il messaggio che voglio dare è quello di “se vuoi fare una cosa, falla, a prescindere da tutto. Bisogna combattere per le proprie idee.” Io sono il primo che l’ha fatto, e sono il primo che difende quello che io faccio perché ci credo veramente. L’hip hop nasce come condivisione, come rispetto, e nel giudicare una persona o offenderla non c’è nessun tipo di rispetto. Non la vedo una cosa giusta da fare, specialmente perché il mio discorso non era riferito ovviamente solo a chi c’era davanti a me, ma era riferito a tutti perché su Instagram se ne vedono e leggono tanti di questi messaggi, non riferiti a me, ma magari a colleghi, a persone che seguono un altro idolo al punto che vengono addirittura minacciati di morte. Sono cose che non hanno senso, e questa cosa purtroppo è anche dovuto all’uso dei social che da troppa libertà di commenti. Quindi il mio messaggio era “date consigli, criticate ma non insultate perché gli insulti ammazzano, non fanno crescere nessuno.”

La tua eliminazione è stata al centro tantissimi commenti del web che si è completamente schierato dalla tua parte, trovando ingiusto il nuovo meccanismo del serale, soprattutto dopo aver visto che la tua eliminazione avveniva senza che tu ti fossi esibito. Cosa pensi di tutto questo nuovo meccanismo, pensi ti abbia condizionato?

Ovviamente non mi piace, dato che son stato fermo due puntate e la cosa di certo non mi ha giovato. Però bisogna dire che fa parte del gioco, tutti i giochi hanno dei regolamenti e se il regolamento del gioco è quello va accettato, non ci si può far nulla. È giusto e va rispettato perché c’è e fa parte del gioco.

Il tuo percorso ad “Amici” è giunto fino alla seconda puntata del serale. Ti aspettavi di essere eliminato durante la puntata?

Sinceramente non me l’aspettavo, o perlomeno non così. Però è andata così, anche l’eliminazione fa parte del gioco perché comunque non possono vincere tutti. Si accetta e si va avanti.

Chi vorresti che vincesse il talent? Chi pensi meriti di più la vittoria?

Questa domanda fatta a me è un po’ scontata: vorrei che vincesse Lauren, perché se lo merita.

Il compagno/a con cui hai legato di più?

Oltre Lauren, ho legato tanto con Matteo e Luca ma in realtà sai poi stando a stretto contatto 24 ore su 24 con le persone, nel bene o nel male ti ci affezioni, perché quando litighi, litighi in cinque minuti poi le restanti 23 ore e 55 minuti vivi insieme. E per vivere insieme vanno chiarite le cose e chiarendo le cose ci si affeziona, perché di scoprono parti dell’altra persona che non si conoscevano. In sé tutti siamo vicini a tutti.

Sei sempre stato determinato verso il tuo sogno. Ma se Daniele non avesse studiato danza o non avesse avuto poi questa grande occasione come quella di “Amici”, come l’avresti visto?

In realtà non ti saprei rispondere perché io come obiettivo nella vita ho quello e non ne ho altri. Non mi vedrei in nessun altro ambito, quello è certo! Non mi vedrei in nessun altro lavoro, ovviamente c’è stata necessità in passato, se ci sarà necessità si lavora con quello che si ha, ma il mio obiettivo è vivere tutta la vita di danza.

Il tuo più grande sogno nel cassetto? Hai già qualche progetto per il futuro?

Per quanto riguarda i progetti per il futuro non dirò niente, non mi voglio sbilanciare. Il mio sogno nel cassetto è quello di diventare un coreografo famoso in tutto il mondo, un po’ come Luca Tommasini, che è la persona a cui un po’ mi ispiro perché oltre ad essere una brava persona incarna quello che è il mio sogno: essere un coreografo famoso in tutto il mondo, avere un curriculum enorme e vivere di questo.

Giulia Antenucci