Tu non puoi entrare! La Cina mette il freno all’abuso dei giochi online. Adolescenti infuriati

L’indiscrezione è stata lanciata dal Wall Street Journal, a quanto pare l’abuso da parte dei videogiochi online da parte degli adolescenti è un problema che non può essere più rimandato. È un problema globale che viene affrontato dai diversi Paesi in maniera diversa. In oriente, o meglio in Cina come al solito usano metodi drastici.

La Tencent Holding Ltd proprietaria della popolare applicazione di messaggistica istantanea Wechat e di giochi di grande successo come League of Legends, Clash of Clans e Player Unknown’s Battlegrounds, ha elaborato un rigido sistema per limitare il tempo di accesso tramite smartphone o altri dispositivi mobili a questi giochi da parte degli adolescenti.

Le restrizioni sono predisposte a “fasce”, infatti per gli utenti sotto i 12 anni il tempo di accesso è ristretto ad una sola ora giornaliera, mentre per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni vedranno le ore di utilizzo crescere a 2, ma per entrambe le categorie sarà possibile accedere solo nelle ore giornaliere infatti dalle 21 alle 8 del mattino l’accesso sarà inibito.

Il controllo messo a punto dalla Tencent sarà gigantesco, riguarderà 600 milioni di giocatori presenti sul territorio cinese, d’ora in poi per usufruire delle applicazioni, si dovrà procedere oltre all’inserimento dei propri dati personali anche ai dati della propria carta d’identità, verranno elaborati dal server della società e confrontati con i database statali, un livello di sicurezza mostruoso.

Questa iniziativa è stata già testata in settembre su Honor of Kings un altro gioco molto popolare, ha avuto successo e sarà applicata sul resto delle applicazioni. Il gruppo cinese è deciso a contrastare questo fenomeno di assuefazione e lo sta dimostrando con i fatti. Dal 2019 gli adolescenti cinesi avranno modo di staccarsi da una vita fittizia e concentrarsi sulla propria.

Domenico Corsetti