TrendFood: non solo panettone e pandoro,i dolci di Natale più buoni

La festa più bella dell’anno si avvicina e si pensa alle grandi riunioni con parenti e amici, oltre a pensare ai vari pranzi dei giorni di festa il pensiero corre anche ai dolci. Quelli che assapori alla fine del pasto, oppure mentre si gioca a carte o a tombola oppure mentre si fanno due chiacchiere tutti intorno alla tavola. L’italia ha una scelta vastissima di dolci legati al periodo natalizio, escludendo i re delle feste, panettone, pandoro e torrone.

Dici Natale a Napoli e in Campania e dici struffoli, buonissimi struffoli,palline di pasta fritta legate con il miele, gli zuccherini e la frutta candita,dolci che non si preparano soltanto a Natale a dire il vero, nelle pasticcerie napoletane si trovano tutto l’anno, ma in questo periodo hanno un posto d’onore.

In Abruzzo il principe della tradizione natalizia è il parrozzo,il cui nome deriva dalla tradizione contadina pan-rozzo, fatto di farina di mais e cotto al forno.Poi in seguito al semplice impasto vennero aggiunte le uova, le mandorle,lo zucchero e il coccolato sopra.Oggi ne esistono diverse versioni, ma resta il dolce abruzzese per eccellenza nella sua versione più semplice.

In Toscana i ricciarelli sono famosi e hanno varcato anche i confini della stessa regione,sono deliziosi, composti da pasta morbida di mandorle arricchita da vaniglia e cannella.Tradizione vuole che vengano degustati con un buon vino dolce, possibilmente toscano.

In Puglia si degustano le famose cartellate, che portano in casa un profumo buonissimo di anice, mosto cotto e cannella. Sono fatte con una sfoglia sottile,poi con il tagliapasta di fanno delle strisce che vanno arrotolate e poi fritte,ogni famiglia ha la sua ricetta,possono essere ricoperte di miele, oppure di semplice zucchero a velo, in qualunque modo vale la pena di assaggiarle.

Imperdibile anche il pandolce genovese, fatto  a forma di cupola e nell’impasto c’è l’uvetta,i pinoli,il cedro candito e l’arancia candita.Un dolce un po’ calorico ma buonissimo.

Poi troviamo il pangiallo romano,la gubana friulana,il buccellato siciliano,che hanno come elemento in comune la frutta secca. C’è poi il panpepato toscano,il pan speziale emiliano,il bostrengo marchigiano,il pan’e saba sardo,i turdilli calabresi,lo strudel trentino.

Una carrellata di alcuni dei dolci tipici delle nostre feste, sono solo alcuni, perché in  molte regioni ci sono diverse varietà di dolci legati al Natale, che cambiano da città a città, bisognerebbe assaggiarli tutti anche per comprendere quanto le tradizioni nel nostro paese hanno radici lontane, soprattutto intorno alla tavola natalizia. Alla prossima!

Roberta Maiolini